Sono sempre più convinta che aver perso il lavoro a causa della maternità sia stata la mia vera fortuna! Sopratutto perché mi sono reinventata scegliendo un lavoro flessibile e più a misura di mamma, e che, soprattutto, mi permette di fare delle esperienze divertenti, utili e interessanti con tutta la mia famiglia.

Per esempio, a inizio settembre sono stata invitata a partecipare, con marito e figli, ad un weekend a Villa Panna, la villa della famosa acqua minerale del Gruppo Sanpellegrino. Si tratta di una splendida costruzione di fine ‘800 che sorge vicino allo stabilimento che imbottiglia l’acqua Panna (anzi, veramente è lo stabilimento che è sorto vicino alla Villa!).

Oltre all’ambientazione bellissima e suggestiva, anche la compagnia era simpatica e frizzante: si trattava di altre mamme blogger e anche eco e food blogger. Ho avuto così modo di conoscere e confrontarmi con persone interessanti e argute che riversano in rete la loro personalità.

Sono stata favorevolmente colpita anche dalle persone che lavorano in Sanpellegrino! Tutte motivate, entusiaste e in grado di comunicare anche a noi la passione che hanno per il loro lavoro. In particolare, la direttrice dello stabilimento e il responsabile delle fonti ci hanno spiegato e illustrato la filosofia dell’azienda, l’importanza delle sorgenti e del territorio.


In effetti, non mi ero mai soffermata a pensare a cosa significhi veramente “acqua minerale”. E la visita alle fonti mi ha quindi sorpreso parecchio. Intanto, la fonte è tenuta chiusa in una vera cassaforte! L’acqua arriva in superficie filtrando attraverso la roccia per ben 15 anni e arricchendosi pian piano dei sali minerali. Per questo ogni acqua minerale ha delle caratteristiche sue particolari che dipendono dal tipo di roccia e terreno che attraversa prima di sgorgare nella fonte.

La fonte viene poi “blindata”, chiusa, in modo che l’acqua resti incontaminata fino all’imbottigliamento. Convogliata in tubi d’acciaio, raggiunge lo stabilimento a pochi chilometri di distanza e, sempre senza avere contatti con l’esterno, viene imbottigliata.
La visita allo stabilimento è stata istruttiva: vedere tutte quelle bottiglie passare su nastri e binari è affascinante. Se volete capire cosa voglio dire, provate a guardare questo video!

Dopo la visita alle fonti e allo stabilimento, gli esperti di Sanpellegrino si sono messi a nostra disposizione per chiarire ogni nostro dubbio o curiosità sull’acqua minerale. Per esempio, non mi ero mai soffermata a pensare al tipo di attenzione che bisogna avere per l’ambiente e il terreno che circonda la fonte. Attenzione che l’azienda dimostra curando la riserva di 1.300 ettari dove si trovano daini e leprotti e facendo in modo che nessun tipo di pesticida o agente nocivo possa contaminare la riserva.

Notevole anche l’attenzione verso l’ambiente non strettamente legato alla fonte. Il PET delle bottiglie è infatti il materiale che al momento ha meno impatto ambientale, in quanto riciclabile al 100%.

Altra esperienza interessante di questo weekend in Toscana è stata la degustazione delle acque: abbiamo scoperto che ogni acqua minerale ha un suo odore e un suo sapore. Solo assaggiandone tante diverse e confrontandole tra loro, è possibile rendersi davvero conto della diversità delle proprietà organolettiche di ciascuna.

Considerando l’alta percentuale di acqua di cui è composto il nostro corpo e il suo ruolo fondamentale nel giusto funzionamento dell’organismo, capire quali sono le caratteristiche dell’acqua che beviamo mi sembra importante. E aver avuto modo di visitare delle fonti e di incontrare persone che lavorano con passione al mantenimento delle naturali caratteristiche dell’acqua che ne sgorga è stato molto interessante e istruttivo e mi servirà in futuro per meditare sull’acqua che sceglierò di bere.

Jolanda