Molto spesso l’infertilità non è un problema che riguarda solo uno dei partner, ma vengono a combinarsi fattori di difficoltà, fisica o psicologica, da parte sia maschile che femminile.
Per questo è necessario sempre che sia la coppia, e non il singolo coniuge, ad intraprendere congiuntamente il percorso (peraltro non semplice dal punto di vista psicologico) di diagnosi e terapia dell’infertilità.

Il primo passo dopo il contatto con il centro medico è un accurato colloquio con lo specialista con entrambi i coniugi (anamnesi), cui seguono svariate visite (“esami obiettivi”) ed esami, sia da parte femminile che da maschile. Quando gli specialisti individuano una infertilità con eziologia multifattoriale e le problematiche non sono esclusivamente a carico di uno solo coniuge, parliamo di “infertilità di coppia”.
L’accuratezza della diagnosi oggi ha raggiunto una grande accuratezza e riesce oggi a spiegare e soprattutto a risolvere dei casi che qualche anno fa erano considerati impossibili., tuttavia una percentuale limitata di coppie si rivolgono ai centri senza riuscire, nonostante la trafila di visite e esami, a determinare la causa dell’infertilità che li affligge. Chiamiamo questa infertilità la cui eziologia medica risulta impossibile da individuare, “infertilità idiopatica”.
Alcuni esperti suggeriscono che dietro ad alcune infertilità idiopatiche si celino motivi psicologici(“infertilità psicogena”), legati a situazioni di stress o conflitto oppure ad un rifiuto inconscio della genitorialità, che può riguardare uno dei partner oppure la coppia. Si tratta ovviamente di un’ipotesi la cui verifica risulta difficile, per non dire impossibile, tuttavia la connessione corpo-mente, indagata profondamente ad esempio dalla medicina cinese, è ammessa anche dalla medicina occidentale moderna. In questi casi, un’opportuna terapia psicologica e l’aiuto di discipline quali l’agopuntura possono essere considerati come validi sostegni e forse aprire uno spiraglio alla possibilità di una gravidanza.

Video realizzato da Blogmamma in collaborazione con Openminds (www.open-minds.it)