Cibo e soffocamento: un argomento davvero importante per la salute e la vita dei bambini. In questo campo la loro salvaguardia consiste quasi del tutto nella prevenzione e nella corretta informazione sui rischi e sui corretti comportamenti da tenere. Dati ISTAT del 2014 (si riferiscono a eventi del 2013) riportano 50 casi di decesso per soffocamento di cui 30 di bambini sotto i 4 anni di età.

Perché i bambini sono particolarmente esposti al rischio di soffocamento da cibo?

Il rischio di soffocamento da cibo nel bambino dipende da diversi fattori:

  • Anatomia del bambino

L’anatomia del bambino è diversa da quella  dell’adulto: la zona posteriore alla lingua, che è lo spazio comune verso l’ingresso all’esofago (canale per il cibo) e l’ingresso a laringe e trachea (canali per l’aria), è fatto come un imbuto: largo all’inizio, poi diviene molto stretto (la trachea fino ai 4 anni ha un diametro di 4-6 mm, di 8 mm dai 4-8 anni, di 10 mm verso gli 8-10 anni).

  • Masticazione del bambino

Il lattante assume per i primi 6 mesi solo alimenti liquidi, poi  nei successivi sei mesi cibi lisci ,” papposi” che non richiedono masticazione. Gli adulti pensano che l’apprendimento della masticazione avvenga in modo automatico, che il bambino sappia masticare con le gengive, che quando avrà  i molari comunque non vi saranno più problemi e rischi, di fatto imparerà a masticare da solo. In realtà, come tanti altri aspetti nello sviluppo del bambino, a masticare bene si impara solo se qualcuno lo insegna, quindi ci vuole insegnamento, tempo e ripetitività da parte del genitore perché il piccolo acquisisca questa buona abitudine in modo corretto.

  • Comportamenti imprevedibili del bambino

Vi è poi un  altro motivo che espone maggiormente il bambino al  rischio per il soffocamento, il fatto che,  mentre mangia, spesso ha comportamenti improvvisi ed imprevedibili: si muove, si gira sul seggiolone, può avere episodi di pianto o riso che modificano la regolarità della respirazione e della deglutizione.

Quali sono i cibi più a rischio di soffocamento?

  • Cibi duri come croste di pane, carote, finocchi, mela, frutta secca, caramelle
  • Cibi scivolosi come uva, pomodori, olive, ciliegie
  • Cibi fibrosi come carne, prosciutto, mozzarella, wurstel

Come proteggere i bambini dal rischio di soffocamento

  • Tenere lontano giochi e oggetti pericolosi

Non lasciare a portata di mano del bambino oggetti pericolosi quali: pile (oltre che ostruzione causano gravi ulcere alle mucose dell’apparato respiratorio e digerente), collane, palloncini gonfi e sgonfi, sacchetti di plastica ed involucri di plastica). Verificare che i giochi non abbiano parti piccole, lisce e tonde che si staccano.

  • Insegnare a masticare

Da quando il bambino comincia a mostrare interesse per il cibo degli “adulti” offrire assaggi di cibo molle, schiacciato, di grandezza inferiore al mezzo cm, offrirne poco per volta, controllare che non ne metta troppo in bocca e insegnare a masticare. Come tutti gli insegnamenti che proporrete al vostro bambino lattante occorre che la parola “mastica” sia accompagnata dal gesto (masticate voi in modo chiaro e lento) e dal rumore dei denti. Occorre che questa pratica sia ripetuta ogni volta che date qualcosa di solido come un’abitudine e più volte al giorno.

  • Si mangia solo seduti 

Essere fermi e coerenti nella regola che si mangia da seduti a tavola o sul seggiolone: non si mangia da sdraiati, non si mangia mentre si gioca, non si mangia mentre si cammina, non si mangia mentre si guarda la TV, non si mangia in auto (tutte circostanze rischiose e di difficile assistenza da parte del genitore)

  • Dare il buon esempio

Occorre che diate l’esempio di mangiare voi stessi masticando lentamente seduti a tavola non facendo altro (TV!), i bambini ci guardano ed imparano dai nostri comportamenti!

Le manovre anti soffocamento

Occorre che voi genitori abbiate nozioni base di Primo Soccorso Pediatrico. In molte città la Croce Rossa Italiana organizza dei corsi di disostruzione pediatrica ai quali è utile partecipare per imparare a praticare le manovre anti soffocamento e di rianimazione del lattante e del bambino:

Video manovre di disostruzione nel lattante

Video manovre di disostruzione del bambino:

Articolo a cura della Dott.ssa Daniela Callegari, Centro Medico Santagostino

Laureata in Medicina e Chirurgia presso Università statale di Milano, specializzata in Pediatria presso Clinica Universitaria De Marchi. Per 30 anni ha svolto attività di pediatra di libera scelta presso ASL di Varese. Oltre alle patologie di base, si è occupata di problematiche legate all’alimentazione (problemi nutrizionali, sovrappeso, obesità) educative e relazionali tra genitori e bambino. Dal 2012 svolge la suaa attività di pediatra presso il Centro Medico Santagostino, dove conduce anche incontri mensili con i genitori su tematiche educative e sullo sviluppo psicologico del bambino.