Quali sono i sintomi più frequenti delle allergie stagionali? Quali sono le piante più spesso responsabili di allergie stagionali? Come si effettua la diagnosi? Quali sono le cure? Ecco le risposte della pediatra. 

Che cosa provoca l’allergia?

La primavera è il periodo dell’anno in cui troviamo la maggior quantità di polline nell’aria. Il polline altro non è che il seme maschile dei fiori ed è costituito da granuli di dimensione diversa a seconda della specie vegetale. Nei soggetti allergici, quando il polline viene a contatto con le vie aeree, si innesca una reazione del sistema immunitario che si estrinseca clinicamente in una serie di sintomi prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio.

Normalmente, la pollinosi si manifesta quando la concentrazione raggiunge una soglia di almeno 10 grani polline/m3 di aria. In molte città italiane sono posizionati contatori pollinici che forniscono dati settimanali o addirittura giornalieri sulla tipologia e la quantità di pollini a cui siamo esposti; tali dati possono essere di grande aiuto ai pazienti per interpretare una sintomatologia stagionale e possono essere reperibili on line su siti di facile consultazione.

Piante ed erbe responsabili di allergie in primavera

Entriamo un po’ nel dettaglio ed andiamo a vedere quali sono le piante e le erbe che incontriamo con maggiore frequenza sul nostro territorio nel periodo primaverile.

Da aprile a giugno e con un secondo picco nel mese di settembre, l’allergene maggiormente responsabile di allergia è sicuramente il polline delle graminacee, una grande famiglia di erbe annuali molto diffuse: prati, pascoli, aree rurali, terreni, margini delle strade, sentieri dal livello del mare fino alla fascia alpina. Tra i generi presenti nella nostra flora i più comuni sono l’erba mazzolina, l’erba canina, il logliarello (utilizzato come foraggio), la gramigna dei prati, la gramigna delle vie (che fiorisce tutto l’anno e non viene resecata dalla rasatura dei prati perché troppo bassa). Le graminacee da coltivazione (segale, avena, grano, riso) non sono generalmente allergizzanti per l’eccessiva grandezza dei loro granuli.

E’ importante ricordare che le piante non fioriscono solo in primavera, ma già da fine Gennaio alcuni alberi iniziano a rilasciare polline nell’aria tra cui l’ontano, il nocciolo, la betulla ed il cipresso.

Piante responsabili di allergie in estate e in autunno

Durante l’estate e nei primi mesi autunnali è invece presente il polline di ambrosia. Tale pianta, fino a qualche anno, fa si trovava unicamente in America, ma ormai si riscontra comunemente nel nord Italia, prevalentemente nel territorio attiguo all’aeroporto di Malpensa, dove probabilmente i pollini sono stati trasportati da aerei provenienti dai territori americani.

Quali sono i sintomi delle allergie stagionali?

Sintomi delle allergie stagionali: rinite

A carico delle alte vie respiratorie si può manifestare rinite caratterizzata da:

  • starnutazione frequente
  • rinorrea acquosa (naso che “gocciola”)
  • prurito ed ostruzione nasale.

Talvolta, la rinite si associa a congiuntivite: occhio arrossato e a volte edematoso.

Sintomi delle allergie stagionali: asma

I sintomi possono poi estendersi alle basse vie aeree con l’asma. E’ importante ricordare che le manifestazioni di asma possono essere un po’ subdole e quindi è possibile osservare unicamente tosse secca persistente o tosse sotto sforzo, che nei bambini può essere banalmente l’attività ludica o una risata. Nei casi più gravi si può arrivare a vere e proprie crisi respiratorie con riscontro di broncospasmo alla auscultazione del torace.

Sintomi delle allergie stagionali: orticaria

Più raramente, soprattutto dopo contatto diretto con l’allergene, si possono avere anche sintomi cutanei tipo orticaria. Può, quindi, capitare che i bambini che si rotolano nei prati si ritrovino con alcuni pomfi pruriginosi sulla pelle, simili a delle grosse punture di zanzara, che normalmente scompaiono spontaneamente o dopo somministrazione di antistaminico.

Come si curano i sintomi delle allergie stagionali?

Per avere la conferma diagnostica sulla natura allergica dei sintomi, è possibile effettuare i prick test, dei semplici test cutanei non invasivi e a lettura immediata presso qualsiasi ambulatorio allergologico.

Come si cura la rinite allergica

Una volta posta la diagnosi l’oculorinite allergica può beneficiare di un trattamento con antistaminici per via orale a cui si possono associare brevi cicli di spray cortisonico se è presente la componente ostruttiva nasale.

Come si cura l’asma di matrice allergica

Se venisse invece posta diagnosi di asma è fondamentale impostare una terapia adeguata con l’allergologo di fiducia e programmare controlli periodici per verificare il buon controllo dei sintomi.

Articolo a cura della Dott.ssa Elisa Sabbioni, Policentro Pediatrico
Pediatra allergologa presso il Servizio Speciale di Diagnosi e Cura di Allergologia della Casa di Cura Ambrosiana a Cesano Boscone e fondatrice del Policentro Pediatrico a Milano, studio medico dove un’equipe di professionisti si dedica interamente alla cura dell’età infantile