Si chiamava Asha. Era una giovane donna di soli 23 anni. E’ morta ieri, in Somalia, barbaramente uccisa, lapidata. La sua colpa? Aver commesso adulterio: per questo è stata punita, secondo la legge coranica. Spesso ci illudiamo di vivere in un mondo moderno e civile...

Mi chiedo com’è possibile tollerare, in un mondo che si dice civile, un atto di una tale barbarie e disumanità.

Com’è possibile ignorare e dimenticare le donne che in altri posti del mondo sono private dalla libertà di pensiero e di parola, della libertà di esistere.

Vittime di ingerenze tra politica e religione, dell’ignoranza, dell’oscurantismo.

E come è possibile che si lasci che a fare le spese di tutto siano ancora una volta i bambini, come il bimbo ucciso durante la rappresaglia all’interno dello stadio in cui avveniva l’esecuzione, parte di un pubblico di spettatori accorsi per assistere allo “spettacolo” di una morte atroce e insensata.

Tutto questo, mentre ci illudiamo di vivere in un mondo moderno e civile…