La sicurezza in auto ci interessa a tutti i livelli: i bimbi devono sempre viaggiare sui seggiolini omologati e gli adulti allacciarsi le cinture. Vi segnaliamo a tale proposito che Tispol, il network europeo della polizia stradale, ha dedicato questa settimana (12-18 settembre) alla sensibilizzazione sull’utilizzo delle cinture di sicurezza,  aumentando i controlli. A fine settembre saranno rese note le cifre relative ai controlli effettuati durante questa settimana, ma quello che si può già dire guardando  dati di quest’anno è che dal 1° gennaio fino a pochi giorni fa, le infrazioni legate alla mancanza di utilizzo delle cinture sono le seconde in ordine di segnalazione dopo quelle relative all’eccesso di velocità.

Purtroppo i controlli non sono molto frequenti e da bordo strada non si riesce a vedere se chi siede nei sedili posteriori è allacciato o meno. L’uso delle cinture posteriori è obbligatorio da più di 20 anni, ma sembra ancora che per molti queste siano un optional. Sono tantissimi, purtroppo, i casi di passeggeri dei sedili posteriori che vengono sbalzati fuori dall’auto in caso di incidente grave. Le conseguenze sono facilmente immaginabili, e la spiegazione più evidente è che non avevano le cinture allacciate…

Io lo raccomando sempre ai miei figli, che ormai, superato il metro e mezzo d’altezza, possono viaggiare senza rialzo: anche quando vanno in macchina con altri (e capita, tra partite di calcio, inviti al cinema e gite in compagnia) devono legarsi. Anche se il tragitto è breve e se chi li porta non lo chiede. Capisco che sono  davvero in tanti a non preoccuparsi troppo per come viaggiano in auto i figli  quando devo portare io gli amici dei miei bimbi: se per i miei è quasi automatico salire e legarsi, per molti devo essere io a insistere.

Non è questione di essere più o meno bravi, ma di avere l’intelligenza di capire che un semplice gesto contribuisce a rendere più sicuro il viaggiare. Basta poco!

Fonte:

superblog.tgcom.it

sicurauto.it