Il mestiere di genitore, come sappiamo, ha bisogno di continua formazione. Educare i figli è una sfida affascinante, ma difficilissima ed è per questo che nascono i cicli di incontri della Scuola Genitori, a cura del CPP – Centro Psicopedagico. Lunedì 19 marzo Paolo Ragusa, formatore e counselor, CPP Centro Psicopedagogico, affronterà il tema della giusta distanza tra genitori e figli.

Uno dei più frequenti errori educativi è infatti quello di mettersi alla pari con i propri figli, confondendo ruoli, progetti e destini familiari, che invece dovrebbero restare su posizioni distinte. Quando adulti e bambini sono sullo stesso piano, non ci può essere una crescita serena e i rapporti in casa si compromettono inevitabilmente.

Ma come possiamo imparare a prendere le giuste misure, perché la distanza sia proficua e positiva per i nostri figli?

Lo abbiamo chiesto a Paolo Ragusa che ci ha illuminato al telefono su un concetto molto semplice, ma fondamentale: i genitori devono creare condizioni per far crescere i figli, non sostituirsi a loro, che invece devono crescere. “Mio figlio è tutta la mia vita” è la frase che sempre più spesso il counselor si sente ripetere da mamme e papà ed è una premessa sbagliata per educare. Il focus deve cambiare, perché se vogliamo aiutare davvero i nostri figli a diventare autonomi, dobbiamo spostarci da noi stessi per sintonizzarci su quello che serve davvero a loro. Una mamma che lascia il lavoro quando nasce un figlio, abbandonando in toto sogni e progetti tradendo sé stessa per dedicarsi solo al bimbo, potrebbe avere difficoltà a mettere in atto quella separazione dei ruoli e dei destini che sta alla base di un percorso educativo riuscito.

Ecco nella pratica 4 segreti più uno per educare i bambini con la giusta distanza:

  1. Non educare in senso autobiografico – Il primo segreto è quello di non confondere la propria storia con quella dei nostri figli. Ad orientarci nel nostro ruolo di genitori devono essere i bisogni del nostro bambino o ragazzo e non il nostro vissuto. Dobbiamo chiudere i conti con il passato e poi spostarci per lasciar crescere i nostri figli secondo il loro destino, restando un punto di riferimento. Restiamo a disposizione, ma cerchiamo di non scivolare nella facile trappola dell’anche io alla tua età…”
  2. Non chiedere comprensione ai figli – I nostri figli devono sentirsi sufficientemente liberi e distanti da noi da non avvertire il peso della nostra storia. Ricordiamocelo tutte le volte che dopo una giornata pesante siamo tentate dal cercare la loro comprensione. Nel momento che chiediamo comprensione ai figli, si annulla la distanza necessaria ad esercitare il ruolo di genitore. Cerchiamo conforto e comprensione altrove, fra adulti, dal partner (!), da amici o esperti di fiducia, ma lasciamo i ragazzi fuori, perché non hanno l’attrezzatura emozionale per ascoltarci.
  3. Non mettere i bambini fuori età – Ogni fase della vita va onorata, senza bruciare o ritardare tappe: un bambino va tenuto nell’infanzia, ma un adolescente va tenuto nell’adolescenza per garantire che ogni età funzioni per come è programmata. Se cerchiamo di educare alla pari, finiamo per confondere le età, mettendo bambini nell’adolescenza e facendo regredire gli adolescenti nell’infanzia.
  4. Sparisci finché ci sei – Impariamo a giocare a nascondino in senso metaforico con i figli, in modo che comincino a fare i conti con la nostra assenza sapendo di poter contare sempre su di noi. Facciamo sentire ai ragazzi anche la nostra mancanza, nascondiamoci per farci trovare. Solo così si costruiscono separazioni e distanze utili alla crescita.
  5. Ed ecco il segreto di tutti i segreti: una buona educazione presuppone sempre una sottile linea di separazione. Come possiamo diventare garanti di questa separazione?

Per scoprirlo non perdetevi l’appuntamento di lunedì 19 marzo, alle 20.45 con Paolo Ragusa alla Scuola Genitori di Milano sul tema della giusta distanza tra genitori e figli!

L’incontro si terrà dalle 20.45 alle 22.45 circa presso l’Auditorium don Bosco in via Melchiorre Gioia 48.

La serata conclude il ciclo di incontri della Scuola Genitori di Milano 2017/2018.

La partecipazione è gratuita.