Le membrane che avvolgono il bambino trattenendo il liquido amniotico possono rompersi, generando la cosiddetta rottura delle acque.

La rottura spontanea delle membrane amniotiche può avvenire prima, durante o al termine del travaglio.

Soprattutto alla prima gravidanza molte donne hanno paura di non riuscire a distinguere la rottura delle acque da normali perdite di urina o di liquido vaginale.

La rottura del sacco amniotico ha dei sintomi precisi:

– fuoriuscita di liquido amniotico con perdite lente e regolari;

– il liquido in condizioni normali si presenta caldo, inodore e incolore.

La rottura delle acque è assolutamente diversa e non può essere confusa con la perdita del tappo mucoso che avviene anche qualche giorno prima del parto e che come abbiamo visto in questo post non indica assolutamente l’inizio del travaglio. In questo caso le perdite sono caratterizzate da muco di colore bruno, a volte venato di sangue.

Il colore delle acque

E’ molto importante quando avviene la rottura delle acque verificare il loro colore.

Se il colore è limpido non c’è nessun problema. Il bambino sta per nascere e non si è in presenza di nessuna infezione o patologia.

Se al contrario il sacco è tinto significa che il feto ha emesso meconio, sostanza di colore bruno-verdastro contenuta nel suo intestino. Il meconio può essere segno  e allo stesso tempo causa di sofferenza fetale, pertanto è opportuno che la situazione sia monitorata attentamente.

In caso di febbre, liquido amniotico di colore verdastro, presenza di streptococco B il bambino dovrà nascere il più presto possibile. Il sacco amniotico che lo avvolge è danneggiato e il feto è in pericolo.

Ecco perché è bene recarsi in tutti i casi di rottura delle acque in ospedale, dove i medici sapranno valutare la situazione di ciascuna donna.

Se una donna pensa che gli si siano rotte le acque è bene che vada in ospedale, in particolare se ancora non è vicina allo scadere della data presunta del parto.

Qualche volta infatti succede che il sacco delle acque si rompe prima che il bambino sia pronto per nascere.

In ospedale verrà eseguito un tampone vaginale per verificare l’assenza di infezioni.

Dopo la 37a settimana nella grande maggioranza dei casi il travaglio ha inizio spontaneamente nelle 24 ore successive alla rottura delle acque.

Se è avvenuta la rottura delle acque la futura mamma rimarrà in ospedale per poter monitorare il travaglio in caso contrario potrà tornare a casa.

Si potrebbe verificare  una rottura delle acque prematura, ovvero prima della 33esima settimana. In questo caso è importante andare in ospedale perché i medici potranno cercare di posticipare il parto per permettere al feto di svilupparsi completamente.