L’allattamento a richiesta è una pratica molto diffusa, sempre più consigliata da ostetriche e pediatri.

Che cos’è

Il principio su cui si basa l’allattamento a richiesta quello di rispondere in maniera naturale agli stimoli del bambino.

La mamma sceglie di allattare il suo bambino anziché secondo un orario prestabilito in base alle richieste del neonato.

Benefici dell’allattamento al seno

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita. Suggerendo inoltre che l’allattamento sia una scelta prioritaria anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni di vita del bambino.

Il latte materno fin dai primi giorni è un alimento prezioso perchè ricco di anticorpi e soddisfa le necessità nutritive del neonato. Sempre pronto per l’uso, alla giusta temperatura e igienico.

Il latte materno:

  • rafforza e consolida il legame del neonato con la mamma (bonding)
  • fornisce al neonato un’alimentazione completa (benefici nutrizionali)
  • protegge il neonato dalle infezioni, anche grazie al ruolo svolto dal colostro
  • porta comprovati benefici alla salute della mamma

Allattamento orario

In passato si riteneva che il bambino dovesse essere nutrito ogni tre/quattro ore.

Dunque se dormiva andava svegliato. Se piangeva e non erano trascorse almeno tre ore non andava allattato.

Questo sistema secondo gli esperti permetteva di regolarizzare le abitudini del bambino, indirizzandolo ad routine dell’allattamento.

Negli ultimi anni, invece, si è sempre più diffusa la convinzione che il metodo di allattamento a richiesta sia più corretto. Si adatta ai ritmi di ciascun bambino. Alle sue routine sonno veglia e favorisce un rapporto più sereno con la mamma.

Benefici allattamento a richiesta

Ogni neonato mangia in maniera diversa.

Il metodo di allattamento a richiesta permette di soddisfare il reale bisogno di nutrimento di ciascun bambino. Quando il bambino ha fame piange. Un bisogno che nelle prime settimane  può significare anche altre cose. Tipo il pannolino bagnato, le colichette, etc.

Dunque non sempre un pianto equivale ad una richiesta di nuove poppate.

Sarà con l’esperienza e l’istinto che, man mano, la mamma capirà dal pianto del bimbo cosa le vuole comunicare.

Solitamente ci sono anche altri segnali indicativi del fatto che il bimbo ha fame: piccole smorfie, pugnetto vicino la bocca, mimare la suzione, piagnucolii, ricerca del seno.

Ciascuna mamma saprà imparare e capire quando il suo bambino ha fame e saprà soddisfare adeguatamente tale bisogno.

Frequenza allattamento a richiesta

Nelle prime settimane chi adotta il metodo di allattamento a richiesta potrà allattare anche 10/12 volte al giorno.

Una bella fatica ma il bambino in questi primi giorni ha bisogno di mangiare frequentemente per crescere. Ricordiamo, inoltre, che il suo stomaco è piccolissimo e basta molto poco per riempirlo. Il latte materno, poi, è leggero e viene digerito rapidamente. Man mano che passano i giorni, le poppate si regolarizzeranno e diventeranno meno frequenti.

Quando smettere con allattamento a richiesta

L’allattamento a richiesta prosegue con la crescita del bambino.

Si adatta allo svezzamento e al rientro al lavoro della mamma.

In generale si smette quando lo richiede il bambino intorno all’anno e mezzo. Ma si tratta sempre di un’esperienza singolare che riguarda ciascuna mamma con il suo bambino. Quindi ci saranno quelli che anticiperanno tale processo e altri che lo protrarranno.

Non esiste una regola se non quella di adattarsi ai propri bisogni e ritmi di vita.