L’ecografia è uno dei primi esami che si fa durante la gravidanza perché consente di ottenere numerose informazioni.
Si tratta di un esame non invasivo che viene ripetuto tre volte durante la gestazione. Scopriamo insieme perché.
Calcolare le settimane di gestazione
L’ecografia permette di calcolare le settimane di gestazione e quindi della data presunta del parto.
Inoltre permette di studiare e controllare l’anatomia e il corretto sviluppo del feto nei suoi diversi stadi di crescita.
Come si effettua un’ecografia
Il medico applica sulla pelle un gel che facilita il passaggio degli ultrasuoni e poi passa la sonda ecografica sulla pancia, esercitando una leggera pressione.
L’ecografo trasmette in tempo reale le immagini che vengono visualizzate sul monitor che si trova accanto al lettino.
Terminato l’esame (della durata di circa 20-30 minuti), le immagini più significative vengono subito stampate (simili a una fotografia).
Di solito si consiglia di presentarsi dal medico che eseguirà l’ecografia con la vescica piena. L’urina funziona da filtro per gli ultrasuoni e consente di ottenere immagini molto nitide degli organi circostanti.
Quando fare la prima ecografia
La prima ecografia si effettua nel primo trimestre tra la ottava e la decima settimana di gravidanza e serve per:
- verificare lo stato dell’impianto
- datare con precisione la gravidanza
- verificare la presenza del battito cardiaco fetale
- stabilire la vitalità fetale
- stabilire il numero dei feti
Per convenzione, quando c’è una differenza di una settimana o più tra il calcolo delle settimane di gravidanza effettuato sulla base dell’ultima mestruazione e il calcolo ottenuto con l’ecografia, la gravidanza viene “ridatata”.
Perché si ridata la gravidanza?
Ridatare la gravidanza significa modificare la data dell’ultima mestruazione calcolandone una nuova sulla base delle misure del feto intorno alla dodicesima settimana, che è il momento ottimale per stabilire, con un margine di errore minimo, l’esatta epoca gestazionale.
Sulla base di questi nuovi calcoli, viene naturalmente ricalcolata anche la data presunta del parto.
Che cosa si vede con la prima ecografia?
Le apparecchiature ecografiche diventano sempre più sofisticate. I nuovi macchinari permettono di osservare l’anatomia del feto e la formazione degli organi.
Quando l’ecografia viene effettuata intorno alla dodicesima settimana di gestazione è possibile per esempio vedere diversi organi:
- il cervello con i suoi emisferi e la linea mediana che li separa
- i quattro arti e le relative estremità
- stomaco e vescica (se sono parzialemente pieni)
- il cuore e l’attività cardiaca, della quale è possibile misurare la frequenza.
Inoltre, con macchinari molto sofisticati si riescono ad osservare i movimenti del feto.
La seconda ecografia
Nel secondo trimestre, in particolare tra la diciannovesima e la ventunesima settimana si effettua una seconda ecografia che nel gergo delle future mamme viene chiamata “morfologica”.
Questa ecografia serve:
- le misure del cranio, dell’addome, delle ossa lunghe come omero e femore
- la morfologia del cranio, della faccia, del cuore e degli organi all’interno dell’addome
- il sesso del nascituro (ma solo se si effettua dalla sedicesima settimana)
- la posizione e lo sviluppo della placenta
- le condizioni delle pareti uterine
- a rilevare la presenza di liquido amniotico
- a osservare i movimenti di flessione ed estensione degli arti
La terza ecografia
Generalmente questo esame Viene effettuato nel terzo trimestre, solitamente intorno alla trentaduesima settimana, anche se di recente si suggerisce di effettuarla tra la trentaquattresima e la trentaseiesima settimana.
L’obiettivo specifico di questo esame è:
- la normalità morfologica di cuore, reni, stomaco, vescica e ventricoli cerebrali
- la quantità di liquido amniotico, che è in relazione con il benessere fetale
- la posizione della placenta e la posizione del feto (cefalica, podalica o trasversale)
Quando si fanno più ecografie?
I tre esami ecografici seguono questa sequenza quando la gravidanza ha un decorso regolare e il feto si sta sviluppando correttamente.
In caso di problemi e anomalie può aumentare il numero delle ecografie oppure lo specialista potrà prescrivere altri esami diagnostici a seconda delle problematicità che emergeranno.