Quando la mamma si deve preoccupare di fronte al bambino che “sputa” latte dopo ogni pasto?
La cosa importante che valuta il pediatra è l’accrescimento, un accrescimento adeguato sta generalmente a significare che il bambino non presenta malattia. Il RGE diventa una malattia quando complicato da sintomi o segni clinici importanti.

I lattanti possono presentare inappetenza, difficoltà e dolore alla deglutizione, inarcamento del tronco durante i pasti, irritabilità, risvegli notturni, vomito ematico, anemia da perdita di ferro per sanguinamento e scarso accrescimento.
Esistono poi complicazioni a carico dell’apparato respiratorio che possono andare dalla semplice alterazione del suono della voce, con stridori, alla tosse stizzosa, laringiti sinusiti e riniti croniche, per alterazioni chimiche a carico delle mucose che diventano così maggiormente sensibili alle infezioni, broncopolmoniti ripetute per microaspirazione di contenuto gastrico nelle vie respiratorie, laringospasmo ed asma per irritazione di fibre nervose dell’esofago e anche situazioni preoccupanti come crisi di cianosi, perdita di coscienza e disturbi gravi della respirazione.

Il RGE può inoltre essere secondario ad altra patologia: infezioni, intolleranza alle proteine del latte vaccino (IPLV), malattie neurologiche o metaboliche.

Conta molto la genetica, esiste una predisposizione ad avere sintomi e patologie a carico dell’esofago.