La toxoplasmosi è un’infezione particolarmente pericolosa se contratta durante una gravidanza.
Ha infatti conseguenze molto pericolose per il feto tanto da provocare l’aborto o il parto pretermine. Ed inoltre può causare danni celebrali al nascituro.
Cause
La toxoplasmosi è causata da un parassita, il Toxoplasma Gondii. Il parassita può infettare molti animali (mammiferi, uccelli, rettili, molluschi) e può trasmettersi da un animale all’altro attraverso l’alimentazione con carne infetta. Oppure dal contatto con le feci o con la terra in cui abbia defecato un animale infetto.
Il Toxoplasma Gondii si riproduce in particolare nelle cellule dei felini e l’infezione. I gatti sono tra i principali veicoli di trasmissione del virus. Motivo per cui prima e durante il concepimento se si hanno questi animali è bene seguire piccoli accorgimenti e scoprire innanzitutto se si è immuni all’infezione.
Il toxo test
Molto spesso si contrae l’infezione da toxoplasmosi senza particolari conseguenze e senza rendersene conto. I sintomi sono piuttosto lievi e possono essere confusi con dei malesseri influenzali. Mal di gola, ingrossamento dei linfonodi e una leggera febbre.
Ecco perché tra i vari esami da effettuare nel periodo che precede il concepimento oppure non appena scoperto di essere incinta vi è il toxo test. Un esame del sangue in grado di rilevare la presenza nell’organismo del Toxoplasma Gondii, il piccolo parassita responsabile della Toxoplasmosi.
Il toxo test può dare come risultato:
- “presente”: l’infezione è presente e il test non deve essere ripetuto;
- “suscettibile”: si dovranno eseguire almeno altri due controlli nel corso della gravidanza e precisamente a 20 e 36 settimane, per escludere la possibilità di essersi infettate e che quindi il bambino rischi di contrarre una toxoplasmosi congenita (puoi approfondire qui);
- “assente”: l’infezione non viene rilevata e il medico vi consiglierà esami e precauzioni da tenere prima e per tutta la gravidanza.
Alcuni consigli
Purtroppo non esiste un vaccino contro la toxoplasmosi e non è quindi possibile garantirne la prevenzione assoluta.
Per scongiurare la possibilità di contagio, la donna che non ha contratto la toxoplasmosi durante la gravidanza e nel periodo che precede il concepimento dovrà:
- evitare di mangiare carni crude. Inclusi salumi come prosciutto, bresaola, salame, etc.;
- evitare di mangiare cibi poco cotti;
- lavare con bicarbonato o antibatterico le verdure che saranno consumate crude;
- lavare con bicarbonato o antibatterico la frutta;
- consumare le uova solo ben cotte;
- se si possiede un gatto è bene indossare i guanti quando si pulisce la sua lettiera;
- se si pratica del giardinaggio è bene usare sempre i guanti e lavarsi le mani anche dopo averli tolti.