La questione dei primi dentini è molto sentita da parte delle mamme, che spesso si sentono impreparate sul “cosa fare” se il piccolo sente dolore o sul trattamento stesso della dentizione. Innanzitutto diciamo che non esistono regole valide per tutti i bambini, e di non preoccuparsi né avere fretta se i dentini tardano ad arrivare.

Quando spuntano i denti da latte?

I denti da latte cominciano in genere a spuntare intorno al 6° mese di vita, con i due incisivi centrali inferiori, e sono in tutto 20. Come abbiamo accennato all’inizio, però, sequenza e tempi non sono uguali per tutti i bambini: alcuni hanno 1-2 dentini già alla nascita, altri iniziano già al 4° mese e altri ancora addirittura dopo l’anno d’età.

Tra il 7° e il 9° mese di solito compaiono gli incisivi superiori, mentre tra l’8° e il 10° gli incisivi laterali superiori e dal 10° al 12° quelli inferiori. Poi è la volta dei molari, che richiedono molto più tempo, i primi tra il 12° e il 18° mese, poi è la volta dei canini tra il 18° e il 24° mese e infine dei secondi molari entro il 30° mese. E’ bene ricordarlo ancora, però: non prendete queste indicazioni come una tabella di marcia, ogni bimbo ha i suoi tempi ed è bene rispettarli!

Sintomi che annunciano i primi dentini

Vediamo nel dettaglio quali sono i segnali che ci indicano l’imminente uscita dei denti da latte nel neonato:

  • salivazione: aumenta già dal 3° mese, e significa che le mucose gengivali si stanno preparando ad accogliere i dentini. Per una corretta igiene, se il bimbo sbava, è consigliabile asciugarlo sempre e cambiare spesso bavaglino e federa del cuscino per evitare infezioni e irritazioni alla bocca e al mento.
  • gengive gonfie: vuol dire che il dente sta proprio per spuntare! Evitare cibi troppo caldi è l’unica cosa che si può fare per non peggiorarne il gonfiore e il fastidio.
  • voglia di mordere tutto: è il sistema adottato dal bimbo per calmare il prurito alle gengive. Il ciuccio è un buon rimedio, ma l’inconveniente è che si deteriora abbastanza in fretta, perciò se è necessario cambiatelo spesso. Altrimenti in farmacia e nei migliori negozi di giocattoli vendono giochi in gomma apposta per la dentizione, che vanno conservati in frigo, e per questo il contatto stesso con le gengive allevia il dolore.

Problemi che accompagnano i primi dentini

Ecco che insieme ai denti possono comparire anche alcuni problemi. Scopriamo quali:

  • Diarrea: non tutti i pediatri sono concordi nell’associare l’eventuale diarrea con la dentizione, poiché potrebbe essere causata da mille altri fattori come intolleranze alimentari o virus. In ogni caso, per alleviare l’irritazione del culetto, lavatelo con acqua fresca e tamponatelo con una salvietta, poi applicate abbondante crema all’ossido di zinco prima di mettere il pannolino. Per reintegrare i liquidi persi con la diarrea, in genere si somministrano al piccolo dei sali minerali. Nell’arco di 24-48 ore al massimo tutto dovrebbe tornare alla normalità. Insieme alla diarrea potrebbe però comparire anche la febbre, ma se è dovuta alla dentizione dovrebbe durare poco, uno o due giorni. Per sicurezza, soprattutto se alta, consultate comunque il pediatra.
  • Inappetenza: se il bambino si rifiuta di finire tutta la pappa, non forzatelo. Preparategli semmai qualcosa di cremoso e morbido, non troppo caldo per non acuire il dolore.
  • Non vuole dormire: il bebè è irrequieto e nervoso, a causa del dolore, e quindi la sera non riesce a prendere sonno. Innanzitutto evitate qualsiasi farmaco! Massaggiategli piuttosto le gengive, al massimo con un gel rinfrescante, prima di metterlo a nanna, e coccolatelo finché non si addormenta. Il fastidio provocato dalla dentizione, infatti, dura solo qualche giorno.

Fluoro-profilassi per rinforzare i denti del bebè

Il fluoro è uno dei sali minerali che il piccolo comincia già ad assumere nel pancione, e successivamente con l’allattamento, attraverso ciò che mangia la madre. E’ indispensabile perché serve a prevenire le carie e a rinforzare lo smalto dei denti. Con la crescita può essere opportuna un’integrazione, la cosiddetta “fluoro-profilassi“, mediante gocce nel latte del biberon o compresse, ma dovrà essere solo ed esclusivamente il pediatra a consigliarvelo e a indicarvi le dosi, non agite di vostra iniziativa.
Le opinioni dei pediatri sono discordanti, alcuni indicano nello spuntare dei primi dentini il momento più opportuno, altri ritengono sia meglio non interromperla sin dall’integrazione materna durante gravidanza e allattamento. Esistono comunque alimenti ricchi di fluoro, come carne e frutti di mare, tuttavia la quantità in essi contenuta non è sufficiente per la fluoro-profilassi.

Igiene orale per i primi dentini

L’igiene orale deve essere praticata sin dalla nascita: dopo la poppata, con una garza, puliamo la bocca del bebè dai residui di latte, passandola anche sulla lingua. Con lo spuntare dei denti la prima cosa da fare è avvicinare il bambino all’uso dello spazzolino da denti, inizialmente senza dentifricio. Non forzatelo, fate in modo che per lui sia come un giocattolo e create un rituale: per esempio fategli vedere che anche voi vi lavate i denti con lo spazzolino, e stuzzicate la sua curiosità e voglia di imitarvi dicendogli che un giorno anche lui potrà farlo.

Alcuni pediatri consigliano di non usare il dentifricio fino ai 3 anni di età, cioè quando saranno in grado di distinguere cosa va ingoiato e cosa no, ma se il vostro piccolo vuole sperimentarlo esistono in commercio dentifrici apposta per i bambini, al gusto fruttato e naturalmente ricchi di fluoro, che non sono pericolosi anche se ingeriti (cosa che capiterà di certo le prime volte!). Poi sta a voi spiegargli l’uso che bisogna farne, e soprattutto abituarlo da subito a lavarsi i denti dopo ogni pasto.

In particolare, ecco cosa fare e cosa non fare:

  • evitate di protrarre l’uso del ciuccio oltre il secondo anno d’età;
  • evitate assolutamente di intingere il ciuccio nel miele o nello zucchero per calmare il fastidio della dentizione, cattiva abitudine che molto spesso è causa di carie anche in bimbi molto piccoli;
  • a merenda meglio frutta o latte e biscotti, piuttosto che merendine e dolci vari che contribuiscono alla formazione delle carie per la permanenza degli zuccheri a contatto con lo smalto dentale;
  • controllate l’alimentazione del bambino, riducendo l’apporto di zuccheri e aumentando invece quella di calcio, specialmente nei mesi successivi allo svezzamento.