La notizia dell‘undicenne che vive in provincia di Lecce e aspetta un figlio da un diciasettenne non lascia indifferenti. Gli esperti parlano di “baby maternità” e “teen moms” ma dietro questo fenomeno si nascondono tutte le difficoltà che incontrano le famiglie nell’educare e accompagnare le bambine nel passaggio dall’infanzia alla pubertà che diventa sempre più precoce.

Se un tempo si diventava “signorine” intorno ai 13 anni oggi l’età della comparsa del primo menarca si è fortemente abbassata, arrivando anche agli 8 anni.

L’educazione sessuale diventa una priorità per adolescenti e genitori. Per questo abbiamo rivolto alcune domande a Irene Bisignano, Educatrice Professionale e Doula del Metodo Billings che nel mese di dicembre organizza a Roma, “Il corpo racconta”. Un percorso di due incontri per gruppi di ragazze dai 10 ai 12 anni, accompagnate dalle mamme.

L’età della comparsa delle prime mestruazioni si è drasticamente abbassata negli ultimi anni. Quali possono essere a suo avviso le cause?

Oggi, in Italia, l’età media del menarca -comparsa della prima mestruazione- è di 11-12 anni. Le ricerche statistiche dicono che negli ultimi decenni si è assistito a un fenomeno di abbassamento di questa soglia e che il trend è costantemente in calo. L’abbassamento della media è causato anche dalla presenza di un numero sempre più consistente di casi di pubertà precoce, vale a dire di casi in cui lo sviluppo sessuale delle bambine ha inizio prima degli 8 anni. Le cause sono numerose e correlate. Molte ricerche hanno messo in relazione questo fenomeno con una serie di cause esterne. Tra tutte, quelle di maggior rilievo a mio avviso sono: qualità e quantità di cibo, stimoli erotici e sessuali, presenza di agenti chimici e inquinanti. Su ciascuna di queste cause si potrebbe scrivere e discutere molto a lungo. Durante gli incontri del percorso di educazione alla sessualità che propongo alle mamme e alle bambine, uno spazio importante è dedicato alle pause per la merenda, attraverso le quali cerco di trasmettere l’importanza di abitudini alimentari equilibrate. Scelgo ingredienti biologici che contengano sostanze nutritive importanti per la salute delle donne, preferendo di gran lunga quelli di origine vegetale, per preparare snack dolci e salati, genuini e nutrienti. Mi piace condividere l’importanza di prendersi cura del proprio corpo in modo armonico, senza ricorrere alle famose soluzioni “urto” (diete drastiche, sport esagerato e chirurgia), con rispetto e con uno sguardo amorevole verso se stesse e nei confronti della propria femminilità.

Potrebbe dare qualche suggerimento alle mamme su come affrontare il tema del menarca e come aiutare le bambine ad accettare e comprendere i cambiamenti del proprio corpo?

Alle mamme suggerirei innanzi tutto questo, di proporre i cambiamenti che avvengono nel corpo durante la pubertà, cercando una chiave di lettura positiva. Può essere utile usare delle metafore, delle immagini per spiegare le funzioni dei vari organi dell’apparato riproduttivo, ma senza stravolgere o celare niente; le bambine hanno bisogno di potersi fidare di quello che imparano dalle mamme. Questa è una base fondamentale per creare un’alleanza con le proprie figlie nel momento in cui non sono più bambine e non sono ancora donne. Uno degli obiettivi del percorso Il corpo racconta è proprio quello di dare a mamme e figlie uno spazio di dialogo e confronto, un momento per imparare delle cose nuove, per ottenere degli stimoli, sul tema della sessualità. E’ importante che le mamme facciano lo sforzo di dedicare a questo importante momento uno spazio e un tempo dedicati, alcune cose non si possono dire mentre si sta preparando la cena. Meglio prevedere un momento intimo, nel quale possa esserci anche il tempo per ricevere e rispondere a qualche domanda. D’altro canto io sono dell’avviso che anticipare troppo il momento delle spiegazioni, può essere controproducente. E’ importante che le bambine abbiano la curiosità di saperne di più sull’argomento e anche la maturità per accogliere la realtà. Direi che, in linea di massima, sarebbe meglio aspettare i 10 anni, anche se chiaramente in alcuni casi anticipare un pochino può essere utile.

Se le bambine diventano donne così precocemente come è possibile far si che tra madre e figlia si sviluppi quella complicità tipica di un’età più matura?

Non esiste un vero e proprio momento giusto per iniziare a fare educazione alla sessualità. Le bambine imparano cosa significa essere donne dalle donne che le circondano, sin da quando sono molto piccole. Per questo secondo me è importante la presenza delle mamme durante gli incontri. Perche in ciascuna coppia mamma-figlia la femminilità ha un proprio valore e una propria forma. Inoltre, imparare ad apprezzare la propria femminilità è un passo importantissimo per la qualità della propria vita di donna. Io sono una doula e insegnante del Metodo Billings per la regolazione naturale della fertilità, incontro le donne quando s’interessano della propria fertilità, quando ricercano un concepimento, nei mesi della gravidanza, durante e dopo il parto, e i temi sono sempre gli stessi: il rapporto con il proprio corpo, con i cambiamenti che avvengono e con il proprio ruolo che cambia. Per me è un onore accompagnare le donne attraverso le fasi di passaggio.

Il corpo racconta è un percorso pensato, da Fabia Ferrari, un’insegnante dei metodi naturali per la regolazione della fertilità, oggi viene organizzato in molte regioni d’Italia da varie animatrici qualificate. Il primo percorso si terrà presso la Parrocchia di Santa Caterina da Siena, a Roma, il 7 e il 14 di dicembre prossimi.

Per saperne di più è possibile scrivere all’indirizzo mail: irenebisignano@gmail.com o telefonare al numero 328.3345849.