Tutte noi quando siamo incinta pensiamo a quanto sarà bello poter partorire in acqua; l’idea è che ciò sia indolore, naturale, “biologico”, originale: quasi una poesia! Non è per scoraggiarvi ma non è precisamente così. Il parto in acqua nasce da una proposta del medico russo Igor Tjarkowskij e infatti in quel paese è facilmente praticabile e viene effettuato in piscina dove c’è spazio per la mamma, l’ostetrica, il babbo e il fratellino maggiore magari…

il rischio igienico ormai è superato da disinfettanti ed uso esclusivo da parte di una mamma per volta. Le condizioni del feto durante il travaglio vengono monitorate attraverso un rilevatore subacqueo posto sul ventre materno esattamente come per il parto “normale”, ed il piccolo appena nasce rimane per qualche secondo sott’acqua non sentendo il trauma del distacco dal liquido amniotico in cui a sguazzato per nove mesi, per poi uscirne tra le braccia della mamma con calma e cominciare la respirazione.

In Italia è pratica ormai ben diffusa, ma non avviene certo in una piscina olimpionica, ma una semplice vasca da bagno in una struttura ospedaliera. Oppure per le più ardite in casa nella propria vasca da bagno, o in una piscinetta gonfiabile, sarebbe meraviglioso trovare la propria ostetrica di fiducia che vi assisterà! Le strutture abilitate sono poche, in relazione al numero di parti e difficilmente prenotabili: nessuno sa esattamente quando partorirà. Quindi non è detto che il forte desiderio da parte di una mamma sia la sola prerogativa.

Importantissimo: deve trattarsi di un parto naturale senza nessuna complicazione. Chi decide di partorire in acqua quindi dovrà prima di tutto trovare la struttura e che questa sia vicino a casa, prenotare più o meno secondo il periodo previsto e sperare che sia libera proprio in quel momento. Inoltre al momento del parto non è detto che il nostro desiderio resti tale.

Una volta entrate in acqua, piacevolmente calda staremo molto bene sicuramente per affrontare il travaglio, perchè il calore e la mancanza di gravità aiutano a sopportare il dolore, meglio di una semplice doccia ed evitare magari anche l’epidurale, ma potremmo non trovarci poi così bene quando arrivano le spinte, probabilmente avremo un’ improvvisa voglia di balzar fuori dall’acqua perchè ci sentiamo intrappolate e a disagio.

Le nostri reazioni durante il parto potranno veramente stupirci, non sarà mai esattamente come ce lo siamo immaginato… Quindi senza togliere nessun sogno a nessuna, sappiate però che è un’esperienza riservata a poche, ma che comunque il vostro parto sarà comunque emozionante e magari migliore di come ve l’aspettavate.