Il Pap test è un esame che permette di individuare lesioni pre-tumorali o tumorali al collo dell’utero. Le linee guida elaborate dall’Istituto Oncologico Europeo suggeriscono alle donne controlli con frequenza diversa a seconda dell’età. Fra i 25 e i 30-35 una volta ogni tre anni mentre dai 30-35 anni ogni cinque anni. Mentre per le ragazze più giovani è suggerita la vaccinazione prima che inizino un’attività sessuale.

Il tumore al collo dell’utero è dovuto infatti all’infezione causata dal Papillomavirus, noto come Hpv. Diventa fondamentale quindi intervenire per prevenirne la sua trasmissione, che avviene per via sessuale, attraverso un’opera di screening che protegga la salute di ogni donna.

Il Pap Test è uno degli esami che si prescrivono prima dell’inizio di una gravidanza. Ma anche se non lo hai mai fatto e ora sei incinta non ti devi preoccupare. Fare il Pap-test in gravidanza tendenzialmente non ha controindicazioni. Anche se si consiglia, di solito di eseguire questo tipo di esame comunque entro l’ottavo mese. Si tratta infatti di un tipo di diagnosi molto semplice, veloce e indolore.

Il Pap Test consiste nel prelevare con una spatola e uno spazzolino un piccolo campione di cellule dal collo dell’utero. Di solito questa operazione è effettuata da un’ostetrica o da un ginecologo. Le cellule vengono fissate su un vetrino e poi analizzate al microscopio in laboratorio.

Anche in questo tipo d’esame si possono verificare errori. I più comuni sono i falsi positivi (risultati anormali in persone sane) o i falsi negativi (risultati normali in persone malate). Se il vostro Pap Test durante la  gravidanza dovesse risultare positivo, e anche gli esami successivi confermassero l’esistenza di una lesione, sarà il vostro ginecologo a valutare come procedere, a quali esami suggerirvi e a che tipo di precauzioni prendere al momento del parto.