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10.00 – 10.30 – MomTalk 1 – Mommy Blogging: a che punto siamo?
Presentazione e confronto aperto sui dati della nuova ricerca 2012 di FattoreMamma sul Mommy Blogging in Italia.
Introduce: Cecilia Spanu (FattoreMamma)
Contributi di: Costanza Cristianini (ITmom) e Veronica Viganò (managerdimestessa.com)

ore 11.00: Veronica Viganò suggerisce che l’azienda deve imparare a conoscere le blogger e considerata come una persona, non un’azienda. La blogger deve essere rispettata, ci mette la faccia e deve poter dire la verità.
La retribuzione di un post: cambia la percezione della blogger da parte dell’azienda, che deve sapere cosa aspettarsi da lei e capire il suo profilo social su tutti i media. Anche la capacità di scrivere della blogger devono essere valutate. La blogger diventa partner dell’azienda, si può instaurare un rapporto di lungo periodo.

Dibattito: Veronica chiede chi ha avuto la tentazione di creare un blog parallelo dedicato all’adv/prodotti. Non molte hanno avuto questa tentazione, alcune hanno aperte sezioni apposite nel loro blog.
La maggior parte si dice contraria al lavoro gratis: Anna Lo Piano lo dice chiaramente.

Per Veronica i prodotti possono essere più facilmente promossi su Facebook, senza compromettere troppo il porpio blog. Valentina Stella di Ferrero dice che spesso nelle aziende non c’è la cultura del web, più che la non volontà di capire.

ore 10.50: prende la parola Costanza Cristianini (ITMom). Secondo lei le aziende dovrebbero generare “empatia” , trasformando la loro presenza in rete con personalità a più sfaccettature ovvero presenti su più social network. Dovrebbero evitare di agganciare  passivamente la fama di una blogger, cosa che non porta vantaggi all’azienda.
Gli errori più frequenti? Fare da suggeritori alle mamme blogger: in questo modo si perde di spontaneità!

Altri errori: le aziende spesso fanno perdere tempo alle mamme online (che ne hanno poco). Oppure spesso  sparano nel mucchio, senza distinguere tra i vari tipi di blog e le personalità delle blogger

ore 10.35 – prende la parola Cecilia Spanu, socia fondatrice con Jolanda Restano e Paolo Prestinari di FattoreMamma. Nel 2008 è partita una prima ricerca con Bocconi sulle mamme blogger, ma era una ricerca “desk”. Quattro anni dopo la ricerca viene fatta dando la parola alle blogger, attraverso un questionario inviato a circa 200 di loro. Hanno figli soprattutto tra i 4 e i 10, l’attività di blogger è per loro un’attività importante e lavorano da casa. Le relazioni con le loro lettrici sono fortissime. Quanto al tema “brand e prodotti”, la maggior parte delle blogger dice di parlarne e si dicono interessate a farlo.

E le aziende? Vogliono conoscere il fenomeno, cercano dati e numeri (fans FB, follower, accessi….), ma forse l’approccio deve essere diverso. L’influenza della mamme blogger si deve misurare in modo diverso, a seconda della loro “influenza in rete”. Il blog è solo un pezzo del puzzle, si deve coordinare con gli altri social media.

C’è un pregiudizio per cui le blogger hanno solo relazioni in rete: ma non è così, più della metà del campione delle mamme blogger dichiara di partecipare a network, associazioni e gruppi anche offline.

Le regole del gioco: molte blogger si sono date delle regole circa l’adv. Alcune sono “adv free”, altre valutano di volta in volta, molte aderiscono al codice MOMMIT per il comportamento in rete legato ai prodotti. Le mamme blogger vorrebbero che le aziende ascoltassero di più le mamme, capendo chi hanno davanti e prendendo in considerazione i loro feedback. “Gentilezza. Chiarezza. Attenzione alla mia specificità” ecco cosa vogliono  le mamme in rete.

ore 10.15 – Eccoci all’esordio del MammaCheBlog – Social Family Day! Le mamme blogger entrano in sala. Tra breve inizia la presentazione della ricerca che parla proprio di loro.