15.00 – 16.30 – MomTalk 4 – Digital Together – Internet da vivere Insieme
Genitori e figli nella sfera digitale: come crescere insieme.
Introduce: Sivia Tropea (Genitoricrescono)
Contributi di:  Natalia Cattelani (Tempo di Cottura), Anna Lo Piano (piattinicinesi.com), Maddalena Schenardi (Farmacia Serra Genova), Manuela Lavezzari (ASUS)
Partecipano: Tutti i presenti in sala

16.30: Silvia ha notato che la questione web e scuola è una “ferita” aperta che suscita molta discussione.

16.20: Manuela Lavezzari è una mamma digitale. I nuovi device sono molto intuitivi per i bambini, ma anche per gli anziani ancora aperti alle novità.

16.10: per altre blogger in sala la capacità di vagliare le fonti è la stessa di anni fa, solo che si faceva su cartaceo. Insegnare ai bambini a “fare la ricerca” e trovare fonti autorevoli comporta competenze sia nei genitori sia negli insegnanti, oggi come allora.
Natalia Cattelani ha quattro figlie tra i 6 e i 20 anni, quindi affronta fasi diverse anche nei confronti dei loro percorsi in Internet. Le figlie più grandi l’hanno aiutata ad aprire il suo blog (!), ha imparato lei da loro e in questo modo hanno anche trovato una modalità per comunicare in modo positivo. Una delle figlie ora l’aiuta a tenere il blog. Con le figlie piccole il coinvolgimento parte dai video che fanno insieme e ora è lei ad insegnare a loro come sta in rete.

16.04: Guglielmo Schenardi (13 anni) parla di ciò che i bambini gli hanno chiesto nella seduta formativa su Internet di questa mattina (volevano sapere come fare delle ricerche, come trovare immagini, capire se le notizie che trovano sul web sono affidabili).

15.55: Silvia osserva che esiste anche un digital divide tra famiglie che conoscono e praticano il web e famiglie che non lo conoscono. Di conseguenza ci saranno ragazzini guidati e ragazzini che non lo saranno nella loro scoperta della rete.
Maddalena Schenardi sostiene infatti che i genitori devono farsi piacere il web e capirlo per continuare a fare un percorso di crescita con i propri figli. La maggior parte dei bambini dopo i 6 anni ormai sono consapevoli dei rischi della pedofilia in rete (ma non vanno terrorizzati). Maddalena cerca il lato positivo della rete per insegnarlo e condividerlo con i figli. Non bisogna certo demonizzare i pericoli, bisogna invece conoscerli.

15.30: Silvia Tropea introduce il talk. Parlano tutte mamme di nativi digitali dai 6 ai 20 anni.
Anna Lo Piano dice che insegnare a stare nel web è come insegnare l’educazione negli altri campi. Lo spazio di autonomia dei figli è importante, anche nel mondo digitale. Usando i device tecnologici di casa o a loro dedicati imparano velocemente cosa vuol dire essere online e stare nelle realtà virtuali. Sono esperienze positive e negative insieme: si rischia l’estraniamento, ma si condividono velocemente le modalità della rete e della condivisione. Si cerca di dare regole, ma anche di insegnargli ad autocontrollarsi. Il passaggio avviene a 9-10 anni, quando ti chiedono l’accesso a  Facebook. I ragazzini con poca cultura digitale essenzialmente stanno sui social network (Facebook) e cercano video su YouTube. I passaggi fondamentali di questa fase della vita si fanno anche in rete: ricerca della propria identità, ricerca degli amici per capire chi sono e quanti sono… Se come genitore non hai la conoscenza di questi mezzi, diventa più difficile capire. Anna ha l’impressione che molto spesso vadano formati anche i genitori.

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