Cosa fare se si contendono i giocattoli? Qualche riflessione sui momenti di gioco condiviso tra bambini piccoli (di ogni età) e sui bisticci.

Oggi parlo di un’esperienza che mi riguarda molto da vicino, ma che in qualche modo riguarda tutti i genitori: le liti tra bambini durante il gioco.

Piccola premessa teorica

Al di sotto dei tre anni la fase “egocentrica” dello sviluppo rende più complesso percepire scopi, interessi, intenzioni dell’altro, ed ogni bambino, evolutivamente centrato su se stesso, preferisce giocare da solo e con il giocattolo che gli interessa. Si dice che i bambini molto piccoli giocano accanto, ma non tra di loro.

Al di sopra dei tre anni, tuttavia, si apre un varco di rinnovato interesse all’altro, e diventa necessario che i bambini imparino a condividere spazi, giochi e relazioni.

La mia convinzione è che i bambini, salvo condizioni particolari, siano spontaneamente guidati dalla capacità di entrare in relazione. Esiste tuttavia la possibilità che, o perché figli unici non abituati o perché in un periodo in cui vivono la conflittualità tra fratelli, si trovino a litigare spesso.

La condivisione è connessione, la connessione riguarda la relazione e l’amicizia.

Insegnare ai bambini la condivisione dei giocattoli è l’intento di tutti gli adulti, genitori ed insegnanti. Un po’ perché ci crediamo, un po’ perché -diciamolo- se loro giocano pacificamente noi siamo tranquilli.

Esistono anche molti cartoni animati che insegnano come pretendere il possesso di un giocattolo significa giocare da soli, e giocare da soli è più brutto che giocare insieme. Questo è solitamente il messaggio che si fa passare.

Perché  i bambini litigano durante il gioco?

Esiste però un’altra chiave di lettura della situazione di “contesa”.

Quando i bambini giocano tra di loro, è sempre esperienza: ciò che loro fanno è cercare di capire come funziona.

Per loro non è facile come per noi adulti, e cercano di scoprire come possono negoziare lo spazio, gli oggetti e i rapporti, come possono essere contenti, avere il giocattolo desiderato e nello stesso tempo non perdere l’amicizia del compagno. Se litigano è perché non sanno ancora come fare.

Ogni bambino ha momenti difficili nella condivisione: è un problema del tutto naturale, ed è necessario passare attraverso questa fase.

Cedere il proprio giocattolo significa avere chiaro quali emozioni e sentimenti sono provati dall’altro bambino, e dare a questi un valore più grande del proprio desiderio del giocattolo.

E’ qualcosa che richiede tempo, e non è necessario intervenire: lasciate che i bambini imparino questo processo in modo appropriato alla loro età.

Cosa fare quando i bambini litigano?

  • Generalmente non è mai cosa buona intervenire nei litigi tra i bambini (a meno che non si stiano facendo del male!), perché anch’essi hanno un valore educativo.

E’ molto importante che i bambini sappiano che quando sono in difficoltà non devono correre da un adulto che decida per loro su chi ha torto o ragione: il criterio di valutazione resterà esterno, e non interno alla loro capacità di mettersi nei panni dell’altro, altrimenti detta empatia.

  • Possiamo aiutare i bambini ad avere un dialogo tra loro.

Se entrambi vogliono usare lo stesso giocattolo, possiamo invitare ciascuno a dire all’altro cosa vogliono fare con quel gioco (la prospettiva spesso è interessante e invoglia il “rivale” a fare lo stesso gioco!), ma anche a parlare dei loro sentimenti (come ti senti quando ti tira via il giocattolo dalle mani?) e a riformulare con parole più chiare se loro non sanno ancora esprimersi bene.

  • Resistiamo alla tentazione di dare noi una soluzione

I bambini sono capaci di trovarne, anche se spesso sono incomprensibili per noi. Ma è importante dal momento che quello che cercano di fare litigando è proprio cercare di capire come si gioca insieme.

Il rispetto: la chiave di questo momento educativo

Se obblighiamo un bambino a cedere il giocattolo che non vuole dare, o e l’altro a prendere il giocattolo che il compagno non vuole cedere, nessuno dei due avrà imparato nulla sul rispetto.

Forse le prime volte o per molto tempo non riusciremo ad ottenere questo, ma passare tante volte attraverso questo processo aiuterà il bambino a capire come condividere in futuro.