Latte prima della nanna, sì o no? Genitori e medici si dividono su questo argomento, alcuni a favore, altri contro, cerchiamo di capire insieme le loro ragioni. Con il racconto di una piccola esperienza personale.

Il latte è l’alimento cardine di un bambino dalla sua nascita: se è vero che alcuni, smettendo l’allattamento (al seno o artificiale), lo rifiutano poi completamente, per altri resta una bevanda imprescindibile, la mattina e spesso anche la sera. Proprio il latte della sera, quello che precede la nanna, è al centro di un dilemma: è giusto o no dare il latte a un bambino non più piccolissimo prima di farlo addormentare?

 

Le proprietà soporifere del latte

Il latte di mucca contiene di fatto delle sostanze che facilitano la nanna e che sono fra quelle raccomandate nella dieta serale di bambini, tanto più se soffrono di disturbi del sonno. Queste sostanze sono:

  • endorfine: le stesse contenute nel cioccolato (che invece è molto sconsigliato di sera, visto che è una sostanza eccitante), hanno un effetto rilassante e facilitano una generale sensazione di benessere;
  • triptofano: è l’aminoacido precursore della serotonina, l’ormone che favorisce la tranquillità e il buon umore, e oltre che nel latte è presente anche in legumi, riso, yogurth, orzo, mandorle e pinoli;
  • vitamina B6: il suo effetto positivo sul sonno deriva dal fatto che aiuta il nostro organismo a utilizzare il triptofano (vedi sopra). Oltre che nel latte, la si ritrova anche in riso, orzo, patate, carni bianche e banane.

Controindicazioni al latte pre-nanna

L’unico motivo è determinato dal fatto che il latte contiene zucchero, il lattosio, quindi non è raccomandabile in caso di sovrappeso o obesità del bambino. È questo il motivo principale che spinge i pediatri a non raccomandare alle mamme di dare latte ai propri bimbi prima della nanna.

Una coccola, ma con moderazione

C’è sempre un modo più giusto di un altro per fare le cose, e di solito è quello della via di mezzo: va bene il latte prima di andare a nanna, purché in quantità moderata (150 ml circa vanno già bene per dare soddisfazione al palato, senza appesantire lo stomaco).

E preferite latte caldo bianco, senza aggiunta di miele o zucchero o biscotti. Di sera, infatti, il bambino in teoria si dovrebbe essere già saziato con la pappa o la cena, non avendo più bisogno di altro per nutrirsi. Il bibe o il bicchiere di latte caldo sono solo una coccola.

Un’esperienza personale

Vi raccontiamo per tappe di crescita la storia di Pampilla, mamma (blogger) di Tommaso, un bambino sano che non ha mai avuto nessun problema, se non quello del sonno… Ecco come il latte prima della nanna è stato importante per aiutare mamma e figlio nel difficile compito di addormentarsi.

Fino ai 9 mesi: latte materno

Ho allattato al seno mio figlio per 9 mesi di fila, di giorno e di notte. Di giorno sempre meno con il procedere dello svezzamento, di notte finché non mi sono resa conto che mio figlio chiedeva il seno non più per mangiare, ma solo per farsi coccolare. Una cosa bella, che però dopo così tanti mesi di insonnia più o meno totale non sopportavo più: dovevo ricominciare a dormire.

Tolto il latte materno, è rimasto solo il latte di mucca, appena introdotto, bevuto al momento della colazione. Per qualche mese siamo andati avanti così e il mio bambino si addormentava con fatica (soffre di disturbi del sonno, ancora oggi che ha 3 anni e mezzo fatica ad addormentarsi di sera), ma senza più chiedere il latte.

A 12 mesi: latte prima della nanna

Questo accadeva d’estate, un momento anomalo in cui la normale routine si interrompe per vari motivi. A settembre, vuoi perché siamo tornati a dormire in camere separate, vuoi perché non c’era più il giretto conciliatore sul passeggino o perché si avviava compiere 1 anno, momento critico, ci metteva una vita ad addormentarsi: tre quarti d’ora di pianto ininterrotto, da solo nel suo lettino.

Io mi sentivo malissimo, cercavo di dirmi che in fondo non avevo altro modo per insegnargli a dormire (così avevo letto nel demoniaco «Fate la nanna»), ma il problema persisteva. Allora ho iniziato a provare con un bibe di latte caldo, bianco, senza nulla dentro: durante l’estate avevo visto tante mamme dare latte ai propri figli prima di farli andare a nanna, e ho voluto fare un tentativo.

Latte prima della nanna, innocuo aiutino

Ero incredula, problema risolto! Si addormentava da solo, con i suoi tempi, ma senza piangere. Mio marito era contrario, lo interpretava come un vizio. Io lo considero un innocuo aiutino senza alcuna controindicazione. Pian, piano, il mio bambino ha smesso da solo di bere latte prima della nanna. Dopo pochi mesi non finiva di berlo, allora ho provato a non proporglielo più e lui non lo ha più chiesto.

Dopo i 3 anni: “libertà di scelta”

Ora che va verso i 4 anni succede di rado che mi chieda di bere latte prima di andare a letto, ma certo non ci penso due volte a darglielo: se lo beve ancora nel biberon (quello non si riesce proprio a togliere la mattina e la sera), e tutto felice se ne va a nanna. Fra mille capricci e infiniti minuti a girarsi e rigirarsi nel letto prima che sopraggiunga la nanna… ma quello non dipende dal latte!

 

Fonte immagine: www.centopercentomamma.com