Letto, divano, smartphone, cuffie. Questa è la lunga estate di tanti adolescenti. Questo è il quadretto che si presenta davanti a una madre con figli teenager che vagano per casa durante i tre mesi delle vacanze estive. Se per le mamme dei bambini piccoli il problema delle vacanze è come riuscire a conciliare lavoro e figli a casa da scuola, anche per i genitori degli adolescenti i tre mesi di vacanza possono davvero mettere alla prova. Non è facile passare l’estate con gli adolescenti e non è solo un problema di poca voglia di studiare e di esami a settembre. È soprattutto un problema di apparente apatia e poca voglia di fare.

La scuola finisce e tanti pensano alle vacanze come al momento dello “svacco” e dell’assenza di regole. Si può dormire fino a tardi, ci si alza e, in pigiama, ci si trasferisce sul divano. Si fa colazione lasciando tutto sul tavolo, si torna sul divano con smartphone in mano e cuffie nelle orecchie.

E la mamma che assiste a tutto ciò diventa sempre più nervosa e insofferente di fronte a questo lasciarsi andare. Per non parlare della loro stanza e dell’accumulo di libri, quaderni vecchi, cartacce, vestiti messi un giorno e buttati là che non permettono più di vedere il pavimento.

Di fronte a tutto ciò, come ci si può muovere, come sopravvivere a un figlio adolescente in vacanza e come evitare di farsi venire il sangue amaro ogni giorno?

figli adolescenti estate

La ricetta magica non c’è, come in ogni aspetto dell’educazione dei figli. Quello che è certo è che se da un lato stressare i propri figli con ramanzine è spesso controproducente, non è neanche giusto che sia concesso loro di tutto.

I figli adolescenti hanno tutto il diritto a riposarsi, ma possono comunque dare una mano anche in casa. Hanno lasciato la colazione sul tavolo? Devono metterla a posto, a costo di essere chiamati venti volte, a costo di lasciare la colazione sul tavolo fino all’ora di pranzo.

La stanza è talmente in disordine che non riuscite a pulirla? Lasciatela lì fino a che non l’avranno sistemata, non sostituitevi loro.

Non fanno altro che chiedere soldi per uscire con gli amici? Stabilite che se li devono guadagnare con piccoli lavoretti: dall’offrire una mano nelle pulizie di casa al taglio dell’erba del giardino. Tutto contribuisce a impegnarli e a far capire loro che non tutto è dovuto.

Proponete. Non è facile (e non è neanche giusto) obbligare un adolescente a fare qualcosa, a seguire un corso o un’attività sportiva, ma proporre si può. A volte dire di sì, magari senza troppa voglia, a una proposta può far scattare qualcosa. Cercate la complicità degli amici: quello che non riuscirete a ottenere voi, potrebbe essere più facilmente accettabile se è proposto da amici.

Armatevi di pugno di ferro e di santa pazienza. Ce ne vuole davvero tanta in molti casi. Solo così riuscirete a sopravvivere all’estate con i figli adolescenti…

Io ci sto provando, tra mille dubbi e incertezze, ma l’estate con loro può anche riservare delle belle sorprese. Godiamocela fino in fondo, nonostante cuffie, smarphone e divano.