La scorsa settimana si è tenuto uno degli appuntamenti più importanti per quanto riguarda il mondo dei libri per bambini: la Children’s Book Fair di Bologna. Solo chi ha visitato i padiglioni della Fiera può capire quanto fermento, passione e, sì, anche innovazione circoli tra quegli stand ed enormi spazi, in cui si incrociano tanto i più raffinati ed emergenti protagonisti della narrativa per l’infanzia quanto quelli più popolari e conosciuti dai bambini. Forse anche per questo Giunti Editore ha voluto invitare una nutrita delegazione di mamme blogger a visitare il suo stand, perché accompagnate dall’esperienza di uno storico editore per l’infanzia potessero vivere un po’ della magica atmosfera che si coglie alla Fiera del Libro per Ragazzi.

Siamo arrivate il primo giorno di apertura e l’eccitazione era palpabile tra gli operatori. Velocemente abbiamo raggiunto lo stand di Giunti, dove ad accoglierci abbiamo trovato Topo Tip, che torna protagonista grazie a un restyling in 3D e a una serie di cartoon trasmessa già dallo scorso ottobre su Ray YoYo. Il piccolo e capriccioso topolino, rappresentazione figurata della “fase del no”comune a tutti i bambini, è stata lo spunto per cominciare una chiacchierata con Beatrice Fini, da 27 anni direttore editoriale di Giunti.

Topo Tip sbarca infatti in televisione grazie al lavoro dello Studio Bozzetto, che anima le avventure del topolino già proposte su carta da Giunti nel 2003. Il marchio era quello di Dami Editore, società del gruppo. Il nuovo Topo Tip è ovviamente più accattivante per i bambini di oggi, forse meno tenero ma certo più al passo con le aspettative dei “nativi digitali”.

Il gruppo editoriale di Firenze ha ormai da anni sposato la filosofia del “Core and Care“, per raggiungere con i suoi contenuti dedicati a infanzia, ragazzi, scuola e famiglia quanti più lettori possibili, in un’ottica di inclusività e utilità, anche pratica. Scopriamo così che Giunti ha un occhio di riguardo per i bambini dislessici quando stampa i suoi albi illustrati, che all’interno del suo catalogo ci sono molti titoli dedicati alla famiglia, che agli insegnanti vengono offerte opportunità formative attraverso eventi e seminari e che i libri digitali sono un’offerta importante, che aggiunge vendite e non ne toglie ai formati tradizionali.

Per chi come me da piccola sognava di “fare la casa editrice”, è poi un incanto ascoltare la storia del Gruppo Giunti, che negli anni si è sempre più ampliato acquisendo o partecipando altre case editrici. Piccole realtà dinamiche e di pregio come Fatatrac ed Editoriale Scienza, che da Trieste si apre al mondo delle scienze in chiave junior e divulgativa, sono infatti in partecipazione con Giunti, per ampliarne il catalogo nella sezione bambini e ragazzi. Ma ciliegina sulla torta sono sicuramente i diritti a pubblicare le storie Disney, che – insieme alle avventure e agli albi di Peppa Pig – non poco contribuiscono a far raggiungere a Giunti una quota di mercato pari al 26%.

Nel pomeriggio è stata poi la volta dell’incontro con l’autore Francesco D’Adamo, con il sequel del romanzo Storia di Iqbal, intitolato Dalla parte sbagliata. Si apre così l’occasione per riflettere su cosa significhi oggi nascere “nella parte sbagliata del mondo” e su quanto sia necessario far conoscere ai nostri figli, meglio ancora se attraverso il filtro di un romanzo, anche le realtà più dure e critiche del mondo contemporaneo. Perché la parola mediata, alla fine, consente di affrontare la durezza di certi fatti senza traumatizzare i più piccoli, ma rendendoli lo stesso consapevoli del mondo in cui crescono.

Francesco D'Adamo

A fine giornata ti rendi conto che la Fiera del Libro è tutto questo: uno sguardo sul passato e sull’affascinante storia del libro per bambini, un’apertura verso le nuove forme della narrazione e un’opportunità per conoscere e approfondire temi nuovi, inediti, inevitabili.

Arrivederci all’anno prossimo!