Oggi non vi voglio parlare della cabala dell’11. Di questo numero che oggi si ripeterà più volte sappiamo già molto grazie a televisioni e giornali, radio e siti web. Vorrei invece raccontarvi qualcosa della festa di san Martino. Secondo il calendario liturgico oggi si festeggia infatti Martino, vescovo di Tour, uno dei primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa. Come ogni festa di antiche origini, anche quella di San Martino ha tradizioni, leggende e usanze diffuse in molti paesi. Intorno alla figura di questo santo sono stati raccolti nel corso dei secoli aneddoti e racconti. Uno fra tutti è quello del mantello: mentre, ancora soldato dell’impero, usciva a cavallo dalla porte della città francese di Amiens, un giorno gli si fece incontro un vecchio tremante per il freddo, ricoperto solo di pochi stracci. Martino non esitò, tagliò il suo mantello a metà e lo diede al vecchio. Subito spuntò il sole che cominciò a scaldare la giornate come se si fosse in estate. Di qui la tradizione di chiamare questi giorni, che spesso sono più miti degli altri,  “estate di san Martino“. Il giovane soldato la notte in sogno rivide Gesù avvolto nel mantello che lui aveva donato al povero vecchio. Udì anche le parole di Gesù che dicevano: “Ecco Martino, il giovane soldato non battezzato che mi ha vestito.” La mattina successiva Martino trovò il suo mantello integro. Rimase così colpito dal sogno che decise di farsi battezzare subito. Da quel momento iniziò una vita dedicata a Cristo e agli altri che lo portò alla santità. Il mantello venne conservato come reliquia nella collezione dei re merovingi.

La festa di san Martino è molto sentita soprattutto nei paesi del Nord: in Germania, la sera del 10 novembre i bambini sono soliti trovarsi quando cala il buio a girare per le strade del paese con una lanterna colorata appesa ad un bastone, cantando e recitando filastrocche.

La processione delle lanterne, detta Laternenumzug, è spesso accompagnata da un san Martino a cavallo ed è molto suggestiva. Come accade per Halloween (ma a me questa festa piace molto di più!) anche in questo caso i piccoli bussano alle porte chiedendo dolcetti.

La lanterna che è stata portata in giro per le strade verrà accesa tutte le sere fino a Natale, segno di quella luce, quel sole che è comparso nella vita di san Martino.

In tanti paesi del Nord come la Svezia, la Danimarca, la Germania, ma anche la Francia e la Svizzera a san Martino si usa mangiare l’oca, in onore di un’altra leggenda sulla vita del santo. E in Italia?  San Martino, come molte feste e ricorrenze religiose,  coincide con un momento della vita contadina: un tempo, infatti questo era il giorno in cui terminava l’anno lavorativo per i contadini e in cui si aprivano le botti per il primo assaggio del vino novello.

Ci sarebbe ancora molto altro da dire su questa festa. Io mi fermo qui, spero che possiate raccontare ai vostri bimbi la storia di san Martino, perchè è bello che rimangano vive le tradizioni. Potreste magari pensare di preparare insieme una lanterna!

Buon san Martino a tutti e buon onomastico a tutti coloro che portano questo bellissimo nome!

Fonte:

goldenbek.de

erlangen.de

eltern.t-online.de

raccontidifata.com