Il primo dentino da latte che cade è una tappa importantissima per i marmocchi. Con che orgoglio mostrano fieri ad amici e parenti quella finestrella aperta che testimonia il loro diventare grandi!

E che emozione la notte che segue la caduta. L’attesa della fatina (o del topolino) che prenderà il dente e lascerà una moneta.

Noi ci siamo appena passati e devo dire che non avevo la minima idea di come potesse essere emozionante per un bimbo il primo dentino perso. Mia figlia è rimasta a rimirarsi nello specchio a lungo. Si è trovata carina con quel buchino in mezzo ai denti. A dire il vero, dopo il trauma iniziale, l’ho trovata carina anch’io.

Poi ha voluto sapere tutto sulla fatina dei dentini. Io, che non avevo la minima idea che le potesse caderle un dente così presto, non ero affatto preparata. In realtà non sapevo nemmeno se da noi sarebbe passata la fatina o il topolino, così ho semplicemente risposto il primo nome che mi è venuto in mente. Salvo poi sorbirmi il terzo grado sul perché dalla sua amichetta è passato il topolino e le ha lasciato il regalo del secolo, mentre la fatina ha pensato per lei a una moneta da due euro.

Se avete bambini in età utile per perdere i denti da latte (a partire dai cinque anni, diciamo) vi consiglio di documentarvi prima per non farvi trovare impreparati. Praticamente ho risposto alle sue domande attingendo in maniera casuale ai miei ricordi del film “Le cinque leggende”, all’episodio di Peppa Pig in cui le cade il primo dentino e a un libro che mi leggeva mia nonna da piccola di cui non ricordavo altro se non la figura della fatina accanto al letto della bimba. Il caos più totale!

Perciò vi suggerisco di iniziare a prepararvi sull’argomento. Leggete favole, poesie, leggende popolari, testi sacri. Cercate video e canzoni.

Nel frattempo io vi segnalo questa bella poesia:

Questa mattina, tenendo in bocca lo spazzolino,
mi sono accorta di avere un dente ballerino.

La mia mamma m’ispeziona
e mi dice: – Sai che c’è?
La notizia è molto buona:
fra due giorni o forse tre,
ti cadrà questo dentino,
questo dritto e piccolino –

– Eh no, non se ne parla
si sa poi dove cadrà?
No no, voglio tenerlo
già sta bene dove sta!
Lui non è come una foglia
che poi cade giù dal ramo! –
Io ribatto mentre tappo
la mia bocca con la mano 
(continua qui su filastrocche.it)

E insomma, nonostante non fossi pronta, non ricordassi più dov’era finita la scatolina porta dentino che qualcuno ci aveva regalato alla sua nascita e non sapessi nulla a proposito di fatine e topolini, quella sera è stata magica.

Abbiamo messo il dentino nella scatola e lo abbiamo nascosto sotto al suo letto. Abbiamo abbassato le luci e le ho raccontato una mia versione, piuttosto improvvisata, della storia della fatina dei denti. Lei era così emozionata che non riusciva a prendere sonno. Per un attimo mi sono pentita di averle detto che la fata sarebbe venuta mentre dormiva. Ho avuto paura che mi dicesse che allora sarebbe rimasta sveglia tutta notte ad aspettarla.

Poi invece si è addormentata e la mattina dopo ha trovato la sorpresa.

Che notte magica, mi ha fatto tornare bambina insieme a lei!