Scordatevi i blog di mamme che raccontano tutto, ma proprio tutto, dei figli insonni, dei mariti latitanti e possibilmente anche delle suocere impiccione. La ‘vecchia generazione’ di mamme blogger ha lasciato il passo a un nuovo modello, più smaliziato, meno naif e certamente più organizzato.
Almeno così raccontano i siti specializzati d’oltreoceano dove le mamme blogger dal 2007 a oggi hanno completamente cambiato fisionomia: non più solo mamme che cercano conforto in altre mamme su pappe e pannolini bensì vere e proprie opinion leader, assoldate dal marketing, che influenzano le altre mamme sugli acquisti e nel modo di pensare.
Jennifer James, fondatrice di Mom Bloggers Club, un network di più di 5000 mamme blogger, racconta su statesman.com che quando su giornali quali il New York Times sono iniziati a comparire articoli sul fenomeno delle blogging moms, il panorama è cambiato completamente: si è formata una lista delle migliori blogger, capitanata da Heather Armstrong (dooce.com) la più letta in assoluto tra le mamme blogger
e la stessa Jennifer è passata dal raccontare le proprie avvenuture con i figli a parlare di prodotti indirizzati alle mamme. Molto spesso questo cambiamento è dovuto anche alla presa di coscienza dei pericoli della rete: pubblicare foto e nomi dei propri figli in rete non è sempre saggio, o perlomeno a molte mamme blogger non pare più una cosa da farsi a cuor leggero.
Un altro cambiamento è avvenuto quando società del calibro di Wal-Mart o Johnson & Johnson hanno coinvolto le blogger in campagne marketing affermando ancora di più il potere delle donne negli acquisti delle famiglie americane, come sottolineato dalla ricerca ‘Power Moms’ condotta dalla Nielsen nei primi mesi del 2009.