I sintomi dell’Anoressia rientrano in cinque categorie principali: fisica, delle relazioni interpersonali, cognitiva, emotiva, del comportamento. Ne parliamo in questo articolo e nei prossimi.

Comprendere i sintomi dell’ anoressia è essenziale non solo per chi soffre, ma anche per le famiglie che ne sono coinvolte. La cosa veramente importante è che si capisca che questi sono i sintomi di una malattia, e non difetti della persona che ne è interessata.

Non bisogna pensare che l’anoressia sia un disturbo recente: in varie epoche storiche anche molto lontane si perseguiva il comportamento, soprattutto femminile, di privarsi del cibo per staccarsi dai beni terreni e materiali ed aspirare ad una perfezione ultraterrena.

Le sfumature di questi sintomi, proprio perché ciascuno di noi è diverso dall’altro, hanno intensità e storia diverse. Alla base vi è una percezione distorta del proprio corpo che porta a comportamenti estremi, le cui cause si ripercuotono su tutti gli ambiti della vita quotidiana.

In ciascuna delle aree sopra indicate compaiono dei sintomi che sono correlati tra loro, e che sono nello stesso tempo indicatori del problema ma anche ambiti per l’intervento.

I sintomi fisici:

Devono sempre essere valutati dal proprio medico, con degli esami diagnostici adeguati. Tuttavia, alcuni sintomi sono evidenti anche allo sguardo comune.

Non tutti gli anoressici hanno la maggior parte di questi sintomi, ma quelli indicati qui sotto sono abbastanza frequenti.

– Perdita di capelli
– Disidratazione
– Comparsa di una leggera peluria sulle braccia e sul corpo
– Frequenza cardiaca lenta (che può portare a danni cardiaci, ai reni e al fegato)
– Tendenza a sovraffaticarsi (per contro invece compare una forza interiore particolarmente enfatica e staccata dalla realtà)
– Perdita di densità ossea
– Danni alle gengive e ai denti
– Scarsa circolazione e sensazione di freddo per lungo tempo
– Ciclo mestruale irregolare o assente per oltre 6 mesi

Gli esperti non sono d’accordo su quanto magro qualcuno deve essere per avere una diagnosi di anoressia. Molto spesso viene utilizzato l’indice di massa corporea di 17.5, ma altri esperti hanno proposto di usare un BMIIl punto è che i numeri non sono il “discrimine”, ma è importante tenere conto di ciascuna delle aree interessate per ottenere una diagnosi integrata e quanto più attendibile si può.

Va sottolineato che i sintomi dell’anoressia portano sempre alla morte, nel lungo periodo, se non curati in tempo.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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