La pancia gonfia di sera è una situazione che interessa tutto il periodo della gravidanza.
Perché si verifica questo fenomeno? Che cosa lo provoca?
Cause
L’irrigidimento della pancia è strettamente legato all’attività contrattile dell’utero.
L’utero, infatti è un muscolo liscio. Durante la giornata, durante le varie attività si contrae. La sera si distende e rilassa.
Quindi in linea generale non occorre allarmarsi ma riposarsi.
Quando preoccuparsi se la pancia si gonfia?
Per capire se il fenomeno dell’irrigidimento della pancia è fisiologico o nasconde qualche problema occorre osservare i sintomi che lo accompagnano.
Se la pancia a fine giornata si gonfia:
- è accompagnata da dolore
- si ha la sensazione di una spinta nella porzione bassa dell’addome verso la vagina
- il senso di gonfiore e pesantezza è persistente e dura fino alla mattina
- si hanno perdite ematiche di colore scuro.
è allora il caso di allertare il proprio ginecologo.
Sarà poi lui a valutare anche in base al trimestre di gestazione se questo eccesso di attività contrattile dell’utero è preoccupante oppure no.
Solo il ginecologo con una visita adeguata, con una cervicometria, o una ecografia transvaginale per la misurazione della lunghezza del collo uterino, può fare una diagnosi accurata.
Rimedi
Come abbiamo visto, avere la pancia dura in gravidanza è una condizione molto comune tra le future mamme.
Per alleviare questa sensazione di pesantezza ciascuna donna può adottare alcuni accorcimenti. Vediamoli insieme.
- Il primo rimedio da adottare la sera ancora prima di andare a dormire è stendersi per almeno una mezz’ora.
- Assumere magnesio (ma solo sotto prescrizione medica). Si tratta infatti di un miorilassante che agisce anche sull’utero.
- Fare una doccia calda, che svolgendo un’azione vasodilatante, può aiutare a ridurre la sensazione di gonfiore.
- Seguire una dieta ricca di frutta e verdura e bere tantissima acqua, almeno 2 litri al giorno.
È sconsigliato, invece, massaggiare la zona interessata. L’utero è un muscolo e, come tutti gli altri, reagisce agli stimoli. L’effetto del massaggio sarebbe quindi quello opposto.
Come riconoscere i sintomi del parto prematuro
Nella maggior parte dei casi la minaccia di parto prematuro è data da un’infezione batterica delle vie urinarie (cistite) o della vagina (vaginite), che può essere anche asintomatica.
Per questo motivo è importante che, in presenza di sintomi di ipercontrattilità uterina, il ginecologo sottoponga la futura mamma a un tampone vaginale e richieda una urinocoltura. Entrambi i test serviranno a escludere l’infezione o, al contrario, a individuarla e curarla prima che possa evolvere pericolosamente.