Un animale non è mai un giocattolo ecco perché in tema di gatti e bambini l’ultima parola spetta a voi genitori.
Inoltre non tutti i gatti amano essere accarezzati ed è per questo che il vostro ruolo diventa ancora più fondamentale nel proteggerli da coccole non gradite.
1. La scelta
Innanzitutto bisogna essere certi che i bambini desiderino veramente un gatto. Non si asseconda un capriccio. Il gatto diventa un componente della famiglia a tutti gli effetti. Il suo arrivo va programmato e gestito con cura e rispetto.
I più piccoli non sanno bene quale impegno possa richiedere la cura di un micio, quindi spetta agli adulti spiegare la responsabilità di un simile gesto.
È importante che i bambini sappiano da subito che il gatto è un animale che ama la libertà e la tranquillità.
I gatti anziani in genere sono più sereni e coccoloni e spesso possono essere i compagni ideali per i bambini.
Qualora invece si voglia scegliere un gatto giovane bisogna assicurarsi che non abbia subito traumi e che sia tranquillo. Nel caso di un cucciolo sarà più facile abituarlo alla convivenza con i bambini.
2. Educare
La conoscenza del gatto con il bambino di casa deve essere graduale e sempre sotto il controllo di un adulto, almeno all’inizio.
Il bambino dovrà imparare ad accarezzare il gatto con dolcezza. Inoltre sin dall’inizio dovrà sapere che non si tira il pelo nè tantomeno la coda al gatto.
Se i vostri bambini sono molto piccoli è bene sorvegliare la ciotola dell’acqua e del cibo così come la lettiera, soprattutto se ancora gattonano.
3. Far giocare gatti e bambini
Occorre insegnare ai bambini a non usare le mani nel gioco con i gatti, anche se cuccioli. I gatti graffiano anche mentre giocano.
Il bambino inoltrendeve sapere che quando il gatto dorme non va disturbato spiegandogli che sta riposando proprio come quando lui fa la “nanna”.
Gatti e bambini possono giocare insieme, sorvegliati e quando ad entrambi va. È meglio optare per dei giochi che non richiedono il contatto diretto con il gatto, per esempio usando delle bacchette con oggetti che lo possano stimolare.
Se il bambino inizia ad avere dai 4 anni in sù è possibile creare delle occasioni di gioco (ovviamente con la presenza di un adulto). Per esempio il bambino potrà nascondere i croccantini in casa e stimolare il gatto a scovare il boccone. In questo modo il micio assocerà piacevolmente il bambino al cibo.
È importante da subito che il gatto non associ ai bambini una situazione di pericolo o stress se no sarà difficile fargli accettare e gradire l’arrivo del neonato in casa. La neo mamma poi dovrà cercare di ritagliare sempre uno spazio nella giornata anche per il micio così da garantire una certa routine domestica.
E per sapere cosa fare con il gatto se è in arrivo un neonato