Mamme e papà hanno bisogno di condividere un Galateo Tecnologico,  anche e soprattutto quelli che hanno meno familiarità con le nuove tecnologie e che spesso si parano dietro la frase “Ma mio figlio è più bravo di me”.

L’educazione digitale è una responsabilità che compete ai genitori, non può prescindere dal loro ruolo di educatori. Sono i genitori che devono spiegare ai propri bambini i rischi e le opportunità della rete, che li devono accompagnare e guidare nell’utilizzo della tecnologia.

Il galateo tecnologico

  • Niente smartphone e tablet a tavola: i pasti sono il momento della convivialità. I genitori per primi non possono passare pranzi e cene con il telefono in mano. Neanche le blogger.
  • Familiarizzare con i social network: non significa che vi dovrete iscrivere su tutti i social network frequentati dai vostri figli ma che dovete conoscerli per primi voi. Un esempio: Facebook non consente la creazione di un profilo se non si sono compiuti 14 anni, quindi consentire ai vostri bambini di 13 anni di mentire e avere un account su questa piattaforma è un modo per insegnare loro a commettere un reato: falsificazione dell’identità. L’età conta. Quindi è meglio piuttosto che vietare spiegare.
  • Computer e tablet condivisi: cercare di avere dei luoghi in casa in cui tutti si possono connettere insieme, meglio il computer in soggiorno che in camera dei bambini. Utilizzare le tecnologie insieme permette di imparare l’uno dagli altri e condividere navigazioni e informazioni.
  • Parlare: non demonizzate le nuove tecnologie, cercate il confronto con i vostri figli. Ricordategli che tutto quello che viene caricato e condiviso in rete rimane per sempre quindi è opportuno scegliere quali immagini e pensieri condividere. Il cyberbullismo è reale non virtuale.
  • Stabilire delle regole: in base all’età dei vostri bambini fissare un tempo massimo di ore da trascorrere con le nuove tecnologie. Leggere insieme e giocare con il tablet può essere più utile che lasciarli ore e ore da soli davanti agli schermi.
  • Controllare la privacy: non significa solo disattivare alcune funzioni, il cosiddetto parental control ma spiegare anche ai bambini che fornire il proprio indirizzo di casa o informazioni personali sulle chat a degli sconosciuti può essere molto pericoloso, gli episodi di adescamento on line sono molto frequenti.