Spesso per strada capita di sentirsi chiedere cose fastidiose.
Se sei incinta. Se hai già partorito o hai solo dei chili in più.
Quando ti deciderai a metter su famiglia, o a fare un figlio.
Ci sono domande che invadono la privacy dell’interlocutore, lasciando un senso di rabbia e spesso una vera e propria ferita.

Nella mia esperienza ci sono molte ragioni che portano qualcuno a fare domande inopportune.

  • Certe persone sono gelose o invidiose.

Il motivo dell’invidia può essere molto sottile, ma li spinge ad essere cattivi verso gli altri.

  • Alcune persone sono molto arrabbiate, non verso chi incontrano ma con se stessi, con la vita, con qualcuno che ora non è lì.

La loro rabbia repressa li porta a pensare che alcune cose sono socialmente inaccettabili e qualcuno dovrebbe farlo notare!
Probabilmente sono stati nella stessa condizione di vittima, e fanno agli altri quello che è stato fatto a loro.
Questo li rende del tutto incapaci di essere empatici con chi incontrano e il loro diventa un atteggiamento di ribellione verso i principi che ritengono inaccettabili.

  • Molti davvero non si rendono conto di quello che stanno chiedendo.

Sembra incredibile a credersi, eppure per qualche disturbo di personalità (narcisistico, ansioso, autistico) la persona in questione manca della sensibilità necessaria a rendersi conto che sta chiedendo qualcosa che non è lecito sapere ad un incrocio per strada.

  • Paradossalmente, qualcuno lo fa per il desiderio di aiutare.

Anche se il comportamento può essere maleducato o inadeguato, ci sono persone che sono motivate dal desiderio di aiutare gli altri a superare qualcosa che loro stessi hanno provato.

Come rispondere alle domande imbarazzanti?

Certamente il modo migliore è non rispondere.
Rispettare e difendere i propri confini mette sempre a tacere queste persone.

Rispondere con la polemica e l’aggressività, al contrario, infiamma la discussione e la porta in un’arena che fa male a tutti.

Alcuni strumenti che possono tornare utili sono:

  • l’ironia: è sempre utile per dire la verità in modo soft
  • girare la conversazione sulla persona che ha fatto la domanda

Un paio di esempi:

  • “grazie per il tuo interesse ma sono cose personali”
  • “non è qualcosa di cui parlo in pubblico. Tu invece come stai?”

Se teniamo in mente che l’intento (anche inconsapevole) di queste persone è di condurci in una posizione di inferiorità, il modo migliore per difenderci è non perdere la posizione di sicurezza, quindi essere gentile e non lasciarsi scalfire è il modo migliore di ribaltare la situazione.

Buon lavoro!