La sindrome delle apnee notturne è caratterizzata dal blocco del respiro durante il sonno, causato da un difettoso passaggio dell’aria, a sua volta determinato da una temporanea chiusura delle vie aeree superiori (naso, bocca, gola). Il blocco ha una durata media di 5-6 secondi, ma può protrarsi anche per 9-10 secondi. Viene chiamata sindrome perché si associano a questo sintomo principale una serie di manifestazioni di diverso tipo.

Infatti un bambino con apnee notturne può presentare i seguenti sintomi:

Le apnee notturne sono molto comuni nei bambini con tonsille ingrossate e/o adenoidi che bloccano il passaggio dell’aria, mentre l’eccesso di peso può complicare il problema ma, da solo, non le provoca. Per risolvere le apnee notturne è consigliabile consultare il pediatra o rivolgersi ad un centro del sonno innanzitutto per poter contare su una diagnosi accurata e corretta. La sindrome da apnea notturna può anche scomparire spontaneamente o, comunque, non aprire la strada a complicazioni severe.

Potrebbe, però, anche interferire sul corretto sviluppo del bambino, e, quindi è consigliabile prevenire questa possibilità. Le cure variano in base alla severità delle apnee e all’età del bambino. Il trattamento più comune è l’asportazione delle tonsille e delle adenoidi.

Il mio marmocchietto ha sempre sofferto di adenoidi ma per fortuna questo non gli provocava apnee notturne ma solo russamento. Ora che ha 7 anni devo dire che è migliorato moltissimo, non abbiamo asportato tonsille e adenoidi perché sembrava non ce ne fosse la reale necessità! E i vostri bambini soffrono di apnee notturne come avete risolto?

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