Il cordone ombelicale, indispensabile per fornire al feto nutrimento e ossigeno, al termine della gravidanza ha una lunghezza media di 50-60 cm e, nella comune pratica ospedaliera, viene tagliato subito dopo la nascita, a una distanza di pochi centimetri dall’addome. Il momento “giusto” per farlo è quando non pulsa più, segno che la placenta ha terminato il suo compito; il moncone viene allora chiuso con una piccola pinza di plastica e reciso.

LEGGI ANCHE: cappellino estivo neonato fai da te 

Come prendersi cura del moncone ombelicale del neonato

Ma vediamo insieme come bisogna pulirlo e curare il moncone del cordone ombelicale.

Se in passato, il moncone veniva disinfettato quotidianamente con l’alcool puro, oggi invece non si fa più, perché si è visto che questa pratica tende a ritardare la cicatrizzazione. La tendenza più recente è quella di non utilizzare alcun prodotto disinfettante. È sufficiente cambiare ogni giorno la garza e in occasione del cambio, controllare che il moncone sia ben asciutto. Se si è bagnato di pipì, come succede frequentemente nei maschietti, lo si deterge con una garza inumidita con acqua, lo si asciuga e lo si ricopre nuovamente con una garza pulita.

Il moncone si secca e guarisce tanto più in fretta quanto più lo si tiene asciutto. Se il clima lo consente, ogni tanto si può tenere il piccolo senza pannolino nella culla, magari su una tela cerata, in modo che il moncone resti direttamente esposto all’aria. Il distacco avviene, in genere, nel giro di tre-sette giorni.

Qualche volta, però, può capitare che il moncone non si stacchi. In questo caso, si può utilizzare un prodotto naturale per favorire la caduta come dell’argilla verde o dell’arnica echinacea in polvere da applicare direttamente sul moncone e si rimuove al cambio del pannolino, con una garza imbevuta in un po’ di acqua.

Caduto il moncone al suo posto si forma una crosticina e talvolta è presente una piccola secrezione bianca. Non si tratta di pus, ma dell’effetto dei globuli bianchi deputati alla formazione della crosta. Allo stesso modo, è normale trovare qualche macchiolina di sangue sul pannolino, all’altezza del pancino. E’ buona pratica tenere la parte ancora ben asciutta e nel giro di un paio di giorni la crosticina cadrà spontaneamente e al suo posto resterà una cicatrice: l’ombelico, diverso per ciascuno di noi.

Ai miei due marmocchietti è caduto nel giro di 7 giorni circa ma se per il primo (ormai 7 anni) la pediatra e in ospedale stesso mi hanno consigliato di utilizzare dell’alcool per disinfettarlo e dopo tenerlo coperto con della garza, per la seconda, 5 anni più tardi, mi è stato detto di lasciare che si seccasse detergendolo semplicemente con della garza leggermente bagnata all’acqua e senza coprirlo ma lasciarlo libero! A voi invece cosa è stato consigliato? Dopo quanto è caduto?

 

Blogmamma.it ha carattere divulgativo. I punti di vista e le informazioni date non intendono in nessun caso sostituirsi al parere del medico, che invitiamo sempre a consultare in caso di dubbio.