Il passaggio dalla suzione al seno a quella alla tettarella del biberon per alcuni neonati può non essere semplice: è comune che ai primi tentativi il bambino rifiuti il cambiamento e questo comportamento inevitabilmente farà sentire la mamma più insicura, generando in lei talvolta anche sensi di colpa. Il consiglio è di stare serene e di cercare di capire che tipo di tettarella mette più a suo agio il bebè. Anche in questo caso, il materiale può fare la differenza.

Il caucciù (o lattice) è un materiale naturale e morbido e proprio per questo tende a consumarsi più velocemente. La sua cedevole consistenza può dunque essere molto gradita a certi bambini, mentre il suo odore e il suo sapore ne possono allontanare altri. In alternativa al caucciù sono sempre più diffuse le tettarelle in silicone: trasparente, neutro e morbido, ha i vantaggi di pulirsi facilmente e di resistere bene nel tempo.

Quale scegliere? Si procederà per tentativi e non c’è da stupirsi se alla fine capiterà quel che succede in molte case dove vive un neonato: sui ripiani della cucina ci saranno più tettarelle che bottiglie di biberon!

Molta attenzione va prestata anche allo stato di usura della tettarella: quando cresce, il bambino tende infatti a mordicchiarla con i primi dentini ed eventuali pezzi che si staccano potrebbero essere ingeriti. E’ dunque consigliabile fare un esame periodico del suo stato di conservazione e sostituirla al primo segno di deterioramento.

Foto credits: Bébé Confort

Papà che allatta con biberon

COME SCEGLIERE BIBERON E SUCCHIETTO