Le Banche del Latte Umano Donato (BLUD) sono delle strutture create con lo scopo di selezionare, raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato dalle mamme.
Il latte della donna, al pari di organi o tessuti umani, non può essere oggetto di commercializzazione.
La donazione è gratuita e ne è garantita la privacy.
Quali sono gli scopi delle Banche del Latte
Le BLUD sono indispensabili per soddisfare le necessità dei neonati pretermine.
Ma sono utili anche in altre situazioni come i rari casi di neonati a termine che per brevi periodi non possono essere alimentati al seno, o i neonati affetti da patologie.
Altresì le BLUD sono indispensabili in tutti quei casi in cui il latte non è disponibile o non è sufficiente.
Come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la promozione dell’allattamento materno è un obiettivo per la salute pubblica. Ne consegue che il latte umano donato rappresenta l’alternativa alimentare più valida per il neonato.
I vantaggi delle BLUD per i neonati pretermine
I principali vantaggi che derivano dall’utilizzare il latte umano di banca nell’alimentazione dei neonati pretermine sono:
- bassa incidenza di enterocolite necrotizzante
- ridotta incidenza di sepsi ed altre infezioni
- ridotta incidenza di displasia broncopolmonare
Dove si trovano le Banche del Latte
In Italia ci sono oggi 32 Banche . Si tratta di un modello di eccellenza anche a confronto con il contesto europeo.
La Conferenza Stato Regioni con l’accordo del 5 dicembre 2013 ha stabilito le “Linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione e la gestione delle banche del latte umano donato nell’ambito della protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno” (G.U. n.32, 8 febbraio 2014).
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Perché donare?
I dati scientifici dimostrano che il latte umano aumenta le possibilità di sopravvivenza dei bambini nati prematuri. Ne favorisce l’accrescimento e lo sviluppo. Li protegge dalle infezioni che possono compromettere le loro possibilità di farcela.
A causa del parto prematuro spesso le mamme non hanno ancora potuto produrre latte oppure non ne hanno abbastanza.
Molte mamme di bambini nati a termine non sanno invece che possono aiutare donandone una parte senza privare il proprio bambino di latte. Spesso infatti si producono quantità di latte in eccesso che vanno sprecate.
Chi può donare
Possono diventare donatrici tutte le mamme in buona salute e con un corretto stile di vita che allattano durante il primo anno di vita del proprio bambino e che producono una quantità di latte superiore alle necessità della propria prole.
Le donne che aderiscono alla donazione devono rispondere ad un questionario anamnestico e sottoporsi ad un semplice screening che consiste nella valutazione della storia clinica e nell’esecuzione di esami sierologici.
Molte donne preferiscono raccogliere il latte per la Banca dopo la poppata del loro figlio. Questa pratica, determinando lo svuotamento completo del seno, è anche un valido stimolo per la produzione ulteriore di latte.
Chi non può donare
La selezione delle donatrici ha lo scopo di individuare le condizioni che controindicano la donazione, non solo nell’interesse del ricevente, ma anche della donatrice stessa e del proprio figlio.
I criteri di esclusione dalla donazione sono rappresentati da:
- stile di vita: uso di droghe o di determinati farmaci, fumo di sigaretta, abuso di alcolici e caffè, diete incongrue ecc…;
- terapie materne (patologie acute o croniche);
- malattie infettive materne (sieropositiva per alcune infezioni virali – epatite B, C; infezione da HIV, trasfusioni recenti);
- test sierologici e controindicazioni temporanee.
Come donare
Chi sceglie di donare una quota del proprio latte deve contattare la BLUD più vicina e sottoporsi a un semplice screening.
Verrà valutata la storia clinica della donna e verranno effettuati alcuni esami (epatite B, epatite C, infezione da HIV).
Quanto latte donare
Per i neonati pretermine e malati sono utili anche piccole quantità di latte sono utili.
Basta pensare che un neonato di peso molto basso spesso inizia ad alimentarsi con meno di 20 cc di latte al giorno.
La quota di latte donato varia da donna a donna e in relazione alla fase dell’allattamento.
Si dona la quantità che è ragionevolmente possibile e per il tempo che si desidera.
E’ preferibile, inoltre, che la donazione inizi prima possibile dopo il parto (entro il primo mese). Ma soprattutto dopo che è stata superata ogni difficoltà e l’allattamento al seno è ben avviato.
Non viene incoraggiata invece la donazione oltre il primo anno di vita del figlio, quando la produzione di latte da parte della mamma è limitata e le caratteristiche del latte divengono meno adeguate ai fabbisogni dei neonati riceventi.
Come estrarre il latte
Il latte può essere estratto in un locale attrezzato correlato alla Banca oppure a domicilio.
La donatrice viene adeguatamente informata sulle procedure da seguire e fornita del materiale e dei dispositivi necessari.
A domicilio la spremitura del seno può essere effettuata manualmente o con un tiralatte (manuale o elettrico).
L’importanza dell’igiene durante l’estrazione
Il latte è un ottimo terreno di coltura per i germi: per evitare che giunga alla banca inquinato e che debba essere quindi scartato, è necessario che sia raccolto e conservato rispettando scrupolosamente alcune semplici misure di igiene consigliate dal personale.
Fra queste sono fondamentali:
- l’accurato lavaggio delle mani (prima dell’estrazione) e di tutti i materiali che sono venuti a contatto con il latte (tiralatte manuali e componenti di quelli elettrici, contenitori, ecc);
- la disinfezione di tutti i materiali dopo il lavaggio.
Come conservare il latte
Il latte deve essere conservato in idonei contenitori sterili forniti dalla struttura di riferimento.
Dopo ogni singola raccolta il contenitore deve essere chiuso ermeticamente e raffreddato rapidamente.
Si raccomanda di conservare il latte in frigorifero (a +4°C) per un periodo non superiore alle 24 ore; durante questo lasso di tempo si possono fare nuove aggiunte al medesimo recipiente avendo cura di raffreddare la nuova quota di latte e seguendo scrupolosamente le norme igieniche.
Per conservazioni più prolungate occorre collocare il contenitore nel congelatore (a – 18°C) evitando di fare aggiunte successive e di riempirlo completamente.
La pastorizzazione
Ogni recipiente deve essere etichettato con il nome della donatrice e la data di estrazione.
Il latte delle donatrici viene raccolto nella Banca e trattato attraverso un delicato processo di pastorizzazione per renderlo completamente sicuro microbiologicamente.
Il trattamento di pastorizzazione mantiene le preziose proprietà nutrizionali del latte di donna.