La celiachia nei bambini è una delle malattie croniche che si manifesta con più forte frequenza.
Quali sono le sue cause? Come può essere curata? E soprattutto come si diagnostica?
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia sistemica che nelle persone geneticamente predisposte presenta la difficoltà di digerire il glutine presente nel frumento e di altre proteine presenti nell’orzo e nella segale.
Viene definita una malattia multifattoriale perché deriva dall’interazione di più fattori
- ambientali: il glutine (la principale proteina di riserva del grano, orzo e segale)
- immuni
- genetici
Per motivi ancora non del tutto noti alcuni soggetti, quasi esclusivamente HLA DQ2 o DQ8 positivi, perdono ad un certo punto della loro vita la tolleranza orale nei confronti del glutine ed attivano una risposa immune, sia di tipo adattativo che innato, che provoca un danno intestinale.
Come si manifesta?
I sintomi clinici della celiachia nei bambini possono essere molto variabili.
I disturbi gastrointestinali si manifestano già nei primi due anni di vita.
I più comuni sono:
- ritardo di crescita
- diarrea cronica
- vomito
- distensione addominale
- stanchezza muscolare
- inappetenza e irritabilità
In altri casi quando la malattia si manifesta durante l’infanzia e in assenza di sintomi intestinali il sintomo più frequente è il ritardo di crescita e quindi la bassa statura dei bambini rispetto alla loro età.
Come si effettua la diagnosi?
Il pediatra stabilirà gli esami del sangue e tutti gli esami diagnostici in grado di aiutarlo nella valutazione dello specifico caso.
La biopsia intestinale, che in precedenza era indispensabile per stabilire la diagnosi di celiachia, viene oggi evitata nella maggioranza dei casi grazie ad esami del sangue sempre più raffinati in grado di rilevarne la presenza.
Si può guarire dalla celiachia?
Non si guarisce dalla celiachia ma attraverso una dieta senza glutine possono essere ridotti tutti i disturbi intestinali.
Dieta senza glutine
La dieta senza glutine consiste nell’eliminazione di:
- frumento,
- orzo,
- segale,
- triticale,
- spelt,
- kamut
Sebbene l’avena sembra essere tollerata dalla maggior parte dei celiaci, è bene essere prudenti nella sua assunzione ed introdurla in corso di una dieta senza glutine già ben strutturata in maniera tale da poter subito identificare eventuali effetti tossici.
Il riso e il mais possono essere mangiati tranquillamente e costituiscono i cereali alternativi alla base dell’alimentazione dei celiaci.
Altri sostituti possono essere la farina di castagne, tapioca, sorgo, millet, teff, quinoa, grano saraceno e amaranto.