Una bugia non è una questione soltanto etica o educativa, ma riguarda la relazione tra due persone. Talvolta tra genitori e figli. Dietro una bugia c’è sempre un significato che fa appello alla relazione.

Spesso noi adulti non comprendiamo come dire una bugia possa essere doloroso per un adolescente. Giudicarli quando mentono, punirli o rimproverarli aspramente, sono reazioni che non portano a buoni risultati. I ragazzi mentono sempre “per qualcuno”, e questo fatto è ricco di cose che fanno da sfondo alla bugia.

La prima conseguenza alla nostra “rabbia” è che i ragazzi penseranno che non possono raccontarci nulla: ai loro occhi se ci siamo arrabbiati questa volta, è probabile che lo faremo ancora.

La prima cosa, sin dalla più tenera età, è insegnare ai nostri figli che ci sono strade alternative alla menzogna: puntiamo su come ci sentitiamo noi quando sentiamo tradita la nostra fiducia, piuttosto che sul giudizio sul loro comportamento.

Riguardo all’onestà, non è tanto una questione di disciplina: mentire è un fatto che riguarda piuttosto le emozioni, la relazione, il rapporto. Condividere questo punto, con un linguaggio adatto all’età di vostro figlio, è la chiave del successo.

Raccontare le bugie può dare l’illusione di aver risolto o aggirato un problema, quando in realtà porta stress ed emozioni negative: provate a far riflettere i ragazzi su questo punto, e per loro non sarà difficile capire la differenza perché ne fanno esperienza.

Come accennato nel precedente articolo, spesso le bugie coprono i sentimenti del ragazzo: interessandoci alle loro paure e ai loro problemi saremo loro di aiuto più che accusandoli di disonestà.

Non dimentichiamo, infine, che aprirsi al dialogo con i propri genitori non è una cosa né facile né scontata: alcuni ragazzi, soprattutto pre-adolescenti, non si ritengono capaci di discutere ad un livello linguistico e di ragionamento paritario.

Se diventiamo capaci di controllare il giudizio nei loro confronti e la nostra possibilità di arrabbiarci, è più probabile che loro possano aprirsi.

Anche se la prima reazione sarà di voltarvi le spalle ed andarsene, alla lunga comprenderanno che dire la verità sarà per loro di aiuto e li porterà ad essere creduti ed ascoltati.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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