La Fiera del Libro per Ragazzi a Bologna è sempre un incanto, e ancora di più lo è stato in questo 2016, anno in cui i libri per i bambini sembrano andare ancora più forte e in cui l’effervescenza di autori, editori e illustratori si percepiva sin dall’ingresso della manifestazione.

Insieme ad altre blogger, sono stata ospite di Giunti Editore, nel suo stand in cui tante persone e idee si incrociano e dialogano e in cui abbiamo incontrato molti autori di questa grande casa editrice che tanto fa per i piccoli.

Credo sia una cosa in cui sono rimasta un po’ infantile anch’io, ma il fatto di parlare con l’autore di un libro che mi è piaciuto mi sembra sempre un privilegio. E, lo ammetto, non manca mai di darmi soddisfazione vederlo firmare la mia copia di quel libro, o meglio, in questo caso, quella che regalerò ai miei bambini. A Bologna in prima battuta abbiamo conosciuto gli autori della nuova collana di narrativa Colibrì, voluta da Giunti per raccogliere testi nuovi o ormai classici da proporre ai bambini tra i 7 e 10 anni. Una bella collana, rivolta a fasce di lettori “in erba”, “in gamba” e “instancabili” (quanto all’indicazione delle fasce d’età – ci spiega l’editore – forse sono ormai obsolete e fuorvianti, meglio delineare delle tipologie di lettore).

Anna Lavatelli, con il suo tono deciso, ha perorato la causa del povero Tito, stordito ma pronto ad avere la sua rivalsa sui bulli che si pensavano più in gamba di lui; Emanuela Nava parla di Africa e Coccodrilli a colazione come di un libro in cui, a distanza di anni, si parla della bellezza dei tempi d’attesa nella comunicazione (praticamente scomparsi con Internet, tra sms e instant messaging); Marco Tomatis rivela la sua profonda conoscenza della scuola italiana in Massimo da sistemare e, nonostante tutto, il suo entusiasmo è tangibile quando parla di lettura e ragazzi; e poi ci sono Pino Pace con una sorta di romanzo storico per giovani (L’ultimo elefante), in cui il protagonista è un ragazzino arruolato nelle fila di Annibale a curare gli elefanti, e Janna Carioli, che in Giò denti di ferro fa compiere al suo protagonista nientemeno che un salto nel tempo.

E’ l’occasione per parlare con le persone giuste di un argomento che molte delle presenti hanno a cuore: i libri per bambini, classici ma soprattutto contemporanei, da proporre ai giovani per conquistarli alla lettura grazie a uno stile di scrittura più fresco e tematiche dalle quali si sentano coinvolti (come il bullismo, un apparecchio per i denti, la difficoltà a concentrarsi a scuola…). Una conversazione che si vorrebbe non finisse mai, perché in discussione sono le nostre letture, quelle dei nostri bambini e la missione che ciascuna di noi affida alle pagine di ogni titolo e libro.

Più impegnativo invece il testo SOS Uomo in mare, una lunga narrazione e intervista della scrittrice Daniela Morelli all’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, attuale capo di stato maggiore della Marina italiana. Ambedue presenti in Fiera, ciascuno a modo proprio ha raccontato come, in uno stato di sospensione dal dolore e dalla paura, si possano affrontare situazioni nonché argomenti difficili come quello dei migranti e delle tragedie in mare, per risolverle, o da una cabina di comando o attraverso le pagine di un libro indirizzato anche ai più giovani.

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Argomento forte e di attualità anche quello trattato da Francesco D’Adamo nel suo Dalla parte sbagliata, sequel del romanzo di Iqbal. Protagoniste questa volta sono due ragazzine, alle prese con la lotta per i diritti, lo sfruttamento economico e il fondamentalismo: temi grandi e non facili, ma D’Adamo ci racconta di come la narrativa riesca a renderli “digeribili” per i ragazzi, che si affezionano ai suoi personaggi come se fossero creature vere (e in un certo senso lo sono).

E infine abbiamo incontrato anche le scienze, che grazie al sapiente lavoro di Editoriale Scienza diventa più facile e divulgativa, per raggiungere i bambini e i ragazzi con belle storie e bellissimi albi illustrati. E’ Vichi De Marchi (finalista al Premio Strega Ragazzi 2016, categoria 11-15 anni) a raccontare la storia di Sofia Kovalevskaja, prima donna in Europa a ottenere una cattedra universitaria di matematica e scrittrice. Il libro La trottola di Sofia fa parte di una collana speciale, dedicata alla vita di scienziate che tra 1800 e 1900 hanno dato contributi importanti alle discipline scientifiche nelle quali si sono applicate con determinazione (a quei tempi, accedere ad ambienti universitari e accademici era per una donna difficilissimo), ma spesso trascurate dalla storia ufficiale.

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I nostri incontri con gli autori si sono conclusi con l’appassionata presentazione di Nicola Davies dell’albo illustrato Mini, Il mondo invisibile dei microbi. Chi mai avrebbe pensato che i microbi potessero essere tanto affascinanti? Certamente anche grazie alle delicate illustrazioni di Emily Sutton, il libro della Davies accende il desiderio di conoscere più da vicino quel mondo, visibile solo al microscopio ma che tanta influenza ha sulla natura intorno a noi.

Micro, di Nicola Davies

Chiudo questa carrellata di immagini con un ritratto dell’autrice, da cui traspare tutta la gioia di raccontare il proprio lavoro e che ci ricorda le parole da lei spese per l’occasione: “Leggete anche libri non fiction ai vostri bambini, potreste scoprire molte cose che anche voi, come loro, ancora non conoscete. E questo vi metterebbe per un attimo allo stesso livello, un’esperienza straordinaria!”

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