Bassa autostima nei bambini: di cosa si tratta? Perché è sempre più frequente? Cosa possiamo fare, come genitori, per aiutare i bambini a raggiungere un’autostima positiva?

Ci sono bambini che provano molto spesso una sensazione di inadeguatezza, che si sentono meno competenti, meno socievoli, meno forti di come vorrebbero o ritengono di dover essere.

Ma chi indica loro come “dovrebbero” essere?

Più o meno esplicitamente, questo “modello” a cui ambire lo trasmettono mamma e papà: i genitori vorrebbero proteggere i propri figli da stress e delusioni e pensano che il modo migliore per farlo sia renderli forti e imperturbabili.

Questa aspettativa tuttavia per molti bambini risulta irraggiungibile, insostenibile; molti di loro sperimentano un senso profondo di inadeguatezza che finisce col bloccarli.

Chiedendo ai bambini di essere bravi, impavidi, sempre socievoli… li portiamo a credere che “semplicemente” così come sono non vanno bene.

Quindi, il primo passo per aiutare i figli ad avere una sana stima di sé

è lavorare sulle aspettative di noi adulti!

Proviamo ad accettarli per come sono, convincendoci e convincendoli che hanno risorse a sufficienza per affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane che la vita pone loro.

Una volta lavorato su noi stessi, possiamo senz’altro aiutare in modo equilibrato i bambini.

Cosa significa per un bambino avere una sana stima di sè?

Per raggiungere un’autostima positiva, ovvero una visione realistica e benevola di sé, è importante che i bambini fin da piccoli:

  • siano consapevoli delle proprie risorse e dei propri limiti
  • ritengano le proprie risorse sufficienti per fronteggiare gli ostacoli che la vita pone loro dinanzi
  • sentano che i limiti siano sostenibili, oltre che migliorabili, col giusto impegno ed allenamento

Come aiutare i bambini a raggiungere un’autostima positiva?

Come aiutarli a conseguire nel tempo questi obiettivi? Per esempio:

  • complimentandoci con loro per l’impegno, l’interesse, la perseveranza che mettono nelle cose che fanno, più che sul risultato
  • chiedendo loro se sono felici di ciò che hanno ottenuto o se speravano in qualcosa di diverso
  • evitando di mentire di fronte ad un evidente fallimento; incoraggiandoli tuttavia a credere che con l’impegno è sempre possibile migliorare
  • invitando quei bimbi che tendono a sovrastimarsi a valutare se c’è margine di miglioramento in quello che hanno fatto

Infine, ricordiamo che l’esempio vale più di mille parole: se i bambini vedranno i genitori accettare con serenità una sconfitta capiranno un concetto di importanza fondamentale:

Ognuno di noi è degno di stima,

indipendentemente dai successi o dagli insuccessi collezionati