I bambini in quarantena devono stare a casa. Per loro non è prevista nessuno proroga o eccezione.
All’interno dei provvedimenti necessari ad arginare il contagio presi dal nostro Governo i bambini non vengono mai contemplati. Basta leggere gli articoli e le disposizioni contenute nel decreto #IoRestoaCasa così come in #CuraItalia
– I CANI POSSONO USCIRE
Devono poter soddisfare i loro bisogni fisiologici, hanno bisogno di muoversi e quindi a loro è consentito uscire con un accompagnatore. Ovviamente stando nell’imminenza dell’abitazione ed evitando assembramenti.
– GLI ADULTI POSSONO USCIRE
La libertà di circolazione è stata limitata col diritto del singolo alla salute e alla vita. Quindi con in tasca un’autocertificazione è possibile uscire per andare a lavoro, a fare la spesa, per comprovate esigenze di assoluta urgenza e motivi di salute.
– GLI SPORTIVI E ALCUNE PERSONE CHE HANNO PARTICOLARI PATOLOGIE MEDICHE POSSONO USCIRE
Possono allenarsi o camminare (ove regolarmente prescritto dal medico) nel raggio di 300 metri dalla propria abitazione.
– I BAMBINI????
Non pervenuti.
Parchi e giardini chiusi.
I più fortunati hanno case con giardini e terrazzi. Tutti gli altri sono condannati alla reclusione forzata in piccoli spazi. Tv, smartphone e videogiochi stanno diventando gli unici compagni di distrazione e apertura verso il mondo, 24 ore su 24.
La quarantena va rispetta
Nessuno mette in dubbio la gravità della situazione.
Sappiamo che i bambini possano contagiare o essere contagiati. Ecco perché devono restare a casa.
Ma credo che nel rispetto del buon senso, dei limiti interpersonali e con le mascherine indosso forse si potrebbe pensare che anche loro accompagnati da un adulto potrebbero uscire ogni tanto.
Perché come dice una mia amica:
Quando esco con la mia cagnolina a farle fare i bisogni, sulla porta lascio due cuccioli tristi, le mie figlie.
Gli appelli
Nelle scorse settimane abbiamo fatto nostro e ancora sosteniamo con forza l’appello delle mamme medico che ci hanno chiesto di stare a casa.
È chiaro che l’unico modo per combattere il virus sia stare a casa e ridurre le forme di contatto e quindi contagio. ma è altrettanto evidente che la reclusione forzata di un bambino non sia salutare.
Nè per il suo corpo nè tantomeno per il suo equilibrio mentale.
Ecco perché vi segnaliamo alcune iniziative che vanno tutte nella direzione di chiedere delle misure che prevedano almeno un’ora d’aria per i bambini.
A Firenze 130 genitori hanno scritto al sindaco chiedendo proprio questo.
Genitori, insegnanti, educatori, psicologi, antropologi, artisti e associazioni hanno scritto una lettera aperta al governo, in cui chiedono che ai bambini venga concessa una breve uscita al giorno, a piedi, di corsa, in bicicletta o sul monopattino, accompagnati da un genitore che garantisca il rispetto delle distanze di sicurezza, senza nessun assembramento o stazionamento in parchi-gioco o giardini.
Un Pediatra per Amico UPPA ha lanciato la petizione Bambini in quarantena: non dimentichiamo i bisogni dei più piccoli con un appello al Governo affinché inserisca tra le priorità nella gestione dell’emergenza i bisogni dei bambini, introducendo misure di sostegno alle famiglie, di tutela della popolazione infantile e fornendo indicazioni su come gestire l’emergenza con i bambini.
L’impegno di ciascuno
Continuiamo a restare a casa ma considerando che la quarantena sarà lunga dobbiamo tutelare anche i diritti dei bambini.
Non tutti vivono nella bambagia ma tanti piccoli si trovano in situazioni di marginalità sociale e culturale. Li c’è bisogno che entri almeno un raggio di sole.
Non serve l’ora d’aria. I piccoli non sono carcerati. Così come non serve un numero di volte consentito.
Serve buon senso da parte del legislatore e altrettanto e forse maggiore da parte dei genitori.
Perché laddove venisse concesso di poter uscire non dovrebbe diventare vacanza. Non si dovrebbe ricominciare ad assembrarsi nei parchi e negli spazi comuni. Il contagio si evita con la riduzione dei contatti.