A un mese dal Natale, le luminarie sono già allestite, i negozi risplendono di festoni e di tutto l’immaginabile decorativo possa venire ad allietare queste giornate di festività. Così anche mio figlio, puntuale nel percepire questo clima natalizio, fa capolino in cucina e, con tutta l’innocenza dei suoi otto anni, mi chiede: “Mamma, ma Babbo Natale esiste? Rispondimi la verità!”

Presa in contropiede con le mani affaccendate tra le casseruole, risuona nella mia testa l’ultima parte della sua richiesta, quel diritto alla verità che si deve ad ogni bambino… la domanda me la aspettavo (le notizie fra di loro, soprattutto a scuola, corrono più veloci che sulla Rete!), ma quell’esigenza di verità mi ha imposto di affrontare il discorso in forma diversa, avendo cioè ben presente che non potevo rimandare oltre il mio pormi con lui in un atteggiamento che non mi facesse sottovalutare il fatto che mio figlio sta crescendo, e con lui cresce anche la sua capacità di giudizio.

Per certi aspetti, vorremmo sempre che i nostri figli rimanessero “piccoli”, per poterli proteggere o, almeno, far da filtro a quanto della realtà vorremmo recepissero il più tardi possibile; ma quel “rispondimi la verità” era un appello a cui non potevo non rispondere.

Così gli ho fatto presente quando, alla caduta di ogni dentino da latte si entusiasmava alla storia del topolino che coi suoi dentini faceva una collana da donare alla topina di cui era innamorato,e gli ho chiesto se preferiva credere in quella bella immagine o sapere che il soldino sotto il piatto glielo metteva suo papà, una volta che lui si fosse addormentato.

Dopo un minuto di riflessione mi ha risposto che la storia del topolino era certo molto meglio; così abbiamo parlato della magia di Babbo Natale, e di quanto sia bello poter conservare un po’ di quella magia nella nostra vita. Senza magia tutto si spegne, anche il presepe o l’albero più illuminati.

Ma che la magia non scompaia spetta soprattutto a noi, a quanto riusciamo a far mantenere negli occhi dei nostri figli quell’espressione di meraviglia e di stupore, non solo di fronte ai pacchi sotto l’albero, ma soprattutto davanti alla sorpresa che porta con sé ogni nuova giornata.