[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=mRZf2AhIFFE[/youtube]

Arriva domani nelle sale il film “Lo spazio bianco”, con la regia di Francesca Comencini e Margherita Buy nel ruolo della protagonista: un’insegnante che a 42 anni resta incinta, porta avanti la gravidanza nonostante il padre sia in fuga, mette al mondo la piccola Irene prematura, combatte insieme alla figlia per la vita. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Valeria Parrella, è stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia dalla scrittrice, insieme alla Comencini e alla Buy.

Nonostante il successo riscosso tra i critici al momento della proiezione, il film non ha ottenuto riconoscimenti: come avrete letto, il Leone d’Oro è andato a “Lebanon” dell’israeliano Samue Maoz, mentre la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, ambita dalla Buy, è andata a Ksenia Rappoport, protagonista de “La doppia ora” di Giuseppe Capotondi.

Io credo tuttavia che il film sia davvero bello, e meriti di essere visto. Ho letto il libro a cui il film si ispira nel 2003, quando aspettavo il mio primo figlio, e ne sono rimasta molto colpita: la Parrella, che ha avuto a sua volta un figlio prematuro, è estremamente partecipe al dolore e alla paura della sua protagonista, perché ha vissuto in prima persona l’esperienza.

Nel libro e nel film si toccano molte problematiche legate alla maternità oggi, esasperate nel personaggio di Maria, che si trova praticamente sola ad affrontare non solo la gravidanza e il parto, ma anche la lunga lotta tra la vita e la morte di sua figlia Irene, ricoverata in incubatrice nel reparto prematuri di un ospedale di Napoli.

Interrogata sul supplemento del Corriere della Sera Io Donna la Parrella riferisce che la nascita di suo figlio le ha dato accesso a una quarta dimensione: “da quando c’è – spiega la scrittrice – vedo le cose da un quarto punto di vista, che non è il suo: è il mio da quando c’è lui”. Cosa ne pensate?

Avete letto il romanzo? Andrete a vedere il film?