I neonati non solo capiscono cosa dicono gli adulti, ma secondo uno studio svolto dalla University of Rochester pubblicato sulla rivista PlosOne sono anche in grado di distinguere cosa è noioso, interessante o troppo complesso, cioè il basso valore di apprendimento di un evento che non presenta cambiamenti o che, al contrario, ne presenta troppi. In entrambi i casi i piccoli sentirebbero di non imparare nulla, e perciò distoglierebbero la propria attenzione.

I bambini, spiegano infatti gli esperti dell’università americana, amano le situazioni in cui riescono a imparare qualcosa. Non sono quindi delle spugne che assorbono passivamente quanto succede intorno a loro, ma sono anzi attenti osservatori. Inutile affannarsi, se il piccolo gira la testa o distoglie lo sguardo mentre gli cantate una canzoncina o fate le facce buffe per farlo ridere è meglio cambiare direzione e inventare qualche gioco nuovo.

La ricerca dimostrerebbe perciò che anche i neonati sono in grado di organizzare le informazioni che ricevono in modo da rendere più efficiente l’apprendimento. Ecco come si è svolto l’esperimento: tramite un software che traccia lo sguardo è stato analizzato il livello di attenzione di 72 bambini fra i 7 e gli 8 mesi, utilizzando modelli creati al computer per capire cosa potesse attrarre i piccoli.

Al termine dello studio è emerso che i bambini guardavano con attenzione ciò che cambiava costantemente, mentre tendevano a distrarsi quando il video diventava scontato (cioè simile a quelli visti in precedenza) o la scena era troppo complessa e le immagini mutavano in maniera sorprendente. Quello che attrae i neonati, allora, non è la complessità di una situazione, ma la sua imprevedibilità: è così che imparano e che crescono giorno dopo giorno.

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Anna DC

 

Fonte: laRepubblica.it