Quando in una famiglia arriva un bebè, le giornate del piccolo, della mamma e spesso anche del papà sono scandite dall’allattamento, da quel momento che non è solo nutrizione del proprio piccolo, ma che è l’occasione che tutta la famiglia ha per creare un legame d’amore.

Avevate mai pensato all’allattamento da questo punto di vista? Le mamme e i papà presenti a Bimbinfiera durante l’incontro organizzato da Philips Avent con il dottor Arturo Giustardi sono rimasti colpiti dalle parole del pediatra che ha affrontato dubbi e domande partendo proprio da questo particolare punto di vista.

Cosa bisogna tenere conto, quindi, riguardo all’allattamento? Come affrontare questo momento? Ecco i consigli del dottor Giustardi.

Il bellissimo momento dell’allattamento: cosa sapere

L’allattamento inizia dalla gravidanza

Il legame tra mamma e bambino è molto intenso fin dalla gestazione: non è raro infatti che la mamma sia certa del sesso del nascituro ancora prima che le venga comunicato, quasi che tra i due esista già una comunicazione e un’intesa molto forte.
Il bambino già nella pancia percepisce molto più di quello che possiamo immaginare, sente le parole, i suoni, impara a conoscere le voci dei genitori. Non è raro infatti che se il piccolo, ad esempio è abituato al fatto che il papà torni a casa a una certa ora e parli con lui, si senta agitato se per qualche motivo per una sera questo non avviene.
L’allattamento inizia da qui, spiega Giustardi, dalla gravidanza, come momento intimo di dialogo, di scambio, di calore, tra la mamma e il piccolo.

Le prime ore al mondo sono fondamentali

Una volta venuto al mondo le prime ore sono fondamentali perché si avvii nel migliore dei modi: se il bimbo viene messo vicino alla mamma il prima possibile (bonding) è molto più facile che l’allattamento proceda nel migliore dei modi.
Il neonato ha capacità uniche e sorprendenti: si avvicina al seno spontaneamente. È più probabile che l’allattamento vada a buon fine con un parto naturale piuttosto che con il cesareo, ma se i primi giorni presentano difficoltà, nulla è perduto e una volta a casa si può rimediare.
Il bonding può essere effettuato anche dal papà qualora la mamma abbia avuto un parto cesareo e non abbia avuto la possibilità di farlo. Un bambino che sperimenta questo tipo di vicinanza cresce sereno e sicuro di sé.

allattamento seno

Comunicare al piccolo fin da subito

Importante è comunicare con il piccolo spiegandogli che se anche non è andata come si pensava, c’è spazio e tempo per recuperare, che il posto dove si trova è il suo posto, che era atteso, e che è amato.
In questa fase importante e delicata il ruolo del papà non è assolutamente da sottovalutare: se il padre riesce a sostenere e supportare la mamma è molto più probabile che l’allattamento proceda e che le eventuali difficoltà vengano affrontate, gestite e superate in modo sereno e costruttivo.
Il papà tutela e protegge la diade mamma-bambino, non è un sostituto della madre ma ha un ruolo diverso e complementare. Un papà coinvolto, attivo, attento e propositivo influenza gravidanza, parto e allattamento in maniera decisiva.

Come capire se il piccolo cresce

L’allattamento porta con sè diversi dubbi, in primis sulla crescita del piccolo: se il neonato bagna almeno 6 pannolini al giorno e cresce almeno 150 grammi a settimana significa che sta procedendo tutto nel migliore dei modi.

Ci può essere una fase in cui il piccolo chiede di attaccarsi di più, questo avviene in corrispondenza degli scatti di crescita: avviene 2-3 volte nei primi mesi. Indica che il neonato necessita di maggior latte e va assecondato.
Avviene poi un momento in cui la mamma al pensiero di non allattare può sentirsi sollevata: in questo caso molto probabilmente è giunto il momento di interrompere. Anche in questo caso va spiegato con il dialogo al bambino.

L’allattamento al seno dei gemelli è possibile

Anche l’allattamento in tandem è assolutamente fattibile: la natura, che pensa a tutto, rende possibile l’allattamento anche dei gemelli.
In caso di ragadi o seno dolorante, si può usare il paracapezzoli per attenuare il dolore: meglio usare il paracapezzoli che desistere. Si consiglia in questi casi di provare diverse posizioni (come mamma sdraiata e bimbo sopra) in modo da attutire il fastidio.

Per tutto il resto, ciò che conta è godersi questi momenti preziosi per tutta la famiglia, seguendo il proprio istinto e il proprio cuore: così facendo certamente non si sbaglia.