Tutti al mare. Siamo in vacanza. Evviva! Pronti per il tuffo! Splash! Attenzione però a non sottovalutare i rischi della balneazione. I bambini non devono mai essere lasciati da soli dentro l'acqua. Sia al mare che in piscina. Anche perchè, purtroppo l'annegamento è tra le prime cause di morte infantile.

Se i vostri bambini amano l'acqua e magari durante i mesi invernali hanno frequentato dei corsi in piscina avranno sicuramente meno difficoltà d'impatto con questo elemento. Avendo maggiore confidenza c'è il rischio che lo affrontino in maniera più spavalda. In questo caso la vostra vigilanza dovrà essere forse anche maggiore.

Non significa che dovrete essere lo sceriffo dei mari. Ma è sempre meglio non lasciarli da soli, neanche quando sanno nuotare. State sempre ad una giusta distanza, diciamo controllateli a vista!

Mentre, se i piccoli non sanno ancora nuotare o e è la prima volta che vanno al mare, dovrete aiutarli ad instaurare un buon rapporto con l'acqua. Potete iniziare in una piccola piscinetta e lentamente accompagnarli verso la balneazione in mare con salvagenti, braccioli o galleggianti come le tavolette o i giubbotti. Tutti scelti in base all'età e al peso del vostro bambino.

Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua cercate sempre di farli bagnare gradualmente. Magari per i più piccoli può essere utile riempire la famosa piscinetta gonfiabile e far riscaldare l'acqua sotto i raggi del sole prima di immergere il bambino.

Altro tasto dolente. Quando fare il bagno dopo che si ha mangiato? La regola generale prevede che passino almeno tre ore dopo un pasto completo e due ore per uno spuntino più leggero. Per evitare che tale interrogativo diventi un supplizio giocate tutti insieme in attesa di tuffarvi tra le onde.

Inoltre, fate molta attenzione alla balneazione quando il mare è mosso e quando i bambini iniziano ad esplorare il mondo sottomarino con maschere, boccaio e pinne.

Buone vacanze!

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