L’acetone è un disordine metabolico che interviene quando l’organismo non avendo più zuccheri comincia a bruciare anche i grassi.

Generalmente si tratta di un disturbo passeggero, che si risolve in breve tempo, senza procurare particolari fastidi al piccolo.

Le cause

L’acetone può svilupparsi nei bambini:

  • dopo un episodio febbrile
  • in un momento di particolare stress
  • dopo un digiuno prolungato
  • durante una dieta ricca di grassi
  • in seguito a sforzi intensi e prolungati

Si tratta di condizioni diverse ma tutte accomunate da un dispendo notevole di energia, che induce l’organismo ad aumentare la richiesta di glucosio, fonte energetica di organi nobili come il cervello e il cuore.

Quando il metabolismo, per produrre energia, esaurisce tutte le riserve di zuccheri, ecco che va a intaccare i lipidi. Durante questo processo si formano delle sostanze chiamate corpi chetonici, che finiscono sia nelle vie aeree che nelle urine, emanando il loro inconfondibile odore di acetone.

Nel tentativo di ridurne la concentrazione, l’organismo elimina con le urine gli acidi acetoacetico e il beta-idrossibutirrico e attraverso i polmoni, l’acetone che, a contatto con l’aria, emana l’odore di frutta matura.

Sintomi

Il primo sintomo della presenza dell’acetone è quindi l’alito fruttato.

Il caratteristico odore si accompagna spesso al vomito in alcuni casi irrefrenabile. Questo sintomo può portare ad uno stato di disidratazione. Provocare un senso di malessere generale con la comparsa di mal di testa, dolori addominali, lingua asciutta e patinosa, respiro profondo e frequente, disidratazione.

Acetone: quando preoccuparsi

L’acetone un problema che si risolve spontaneamente con l’età non richiede interventi medici specifici se non in presenza di prolungati episodi di vomito.

Per ridurre la formazione di acetone e facilitarne l’eliminazione, si consiglia una dieta ricca di zuccheri e di acqua priva di grassi.

Per neutralizzare l’acetone, sono particolarmente adatti i succhi di frutta, mentre bere acqua, ripetutamente, serve a reidratare il piccolo.

Meglio prediligere i carboidrati complessi, come la pasta, la cui digestione libera glucosio nell’intestino, e ridurre fortemente i grassi, soprattutto latte intero, burro, formaggi, fritti, carni grasse, cioccolato e insaccati.

Per accertarsi che il proprio bambino abbia l’acetone, sarà sufficiente raccogliere qualche goccia di urina sulle strisce reattive che si acquistano in farmacia, che si colorano diversamente in caso di acetone.

L’acetone si può osservare spesso in bambini sovrappeso o obesi la cui dieta è sregolata, ricca di grassi (merendine, patatine fritte, cioccolato, latticini, burro, carni grasse e insaccati) e di contro carente in zuccheri complessi come pasta e pane.