I miei due bambini, di 4 e 7 anni, convivono quotidianamente con tablet e smartphone. Prendere in mano uno di questi due device, accenderlo e sfogliare le schermate per trovare un’applicazione a loro particolarmente gradita o per scoprire se c’è una nuova app appositamente scaricata per loro… sono gesti che ormai fanno parte del loro tempo di gioco.

Ritrovare APPen collegata ad iPad al loro rientro da scuola è stata però una sorpresa, qualcosa che non si aspettavano. La conoscevano già, perché più volte era capitato di vederne la pubblicità in televisione e da buoni “nativi digitali” si erano incuriositi per la novità della proposta: una penna per scrivere sullo schermo del tablet, per disegnare non più solo con le dita delle mani ma con tutto l’armamentario che si utilizza nel disegno su carta (pennelli, pennarelli, pastelli a cera…).

Come mamma anche a me è parsa interessante l’opportunità di una penna per l’iPad. L’interattività touchscreen sviluppa sicuramente la fantasia e la manualità dei nostri bambini, ma perde un po’ di vista quello che è la motricità fine richiesta dalla scrittura e dal disegno. Tempo fa mi ero imbattuta in alcune app americane che richiedevano al bambino di scrivere sul tablet unendo pollice e indice, simulando così di tenere tra le dita una penna. Quindi, mi sono chiesta, a questo punto perché non dargliela veramente in mano? Meglio ancora poi se sensibile alle pressione esercitata, per vedere cambiare lo spessore della linea.

L’app da usare insieme ad APPen (che si scarica da iTunes gratuitamente) non a caso punta molto su attività utili per lo sviluppo di competenze prescolastiche e scolastiche: il disegno, la logica e la scrittura, attività tradizionali che però si arricchiscono grazie a una serie di funzionalità e interazioni che il tablet può offrire, come l’utilizzo di stickers di animali e mezzi di trasporto da inserire nei propri disegni o nelle proprie foto, esercizi guidati  di scrittura, esercizi di insiemistica e di matematica che se correttamente svolti portano a una raccolta punti…

Non manca comunque all’app di APPpen la parte ludica, particolarmente gradita al mio bambino più grande: APPen si può infatti capovolgere e utilizzare anche come joystick, per far correre su dei circuiti delle macchinine, anche in gara fra loro. La bambina più piccola ha invece preferito giocare con la sezione dedicata al disegno e cimentarsi con la scrittura guidata delle sue prime lettere. In alcuni momenti ha usato APPen, ma in altri ha alternato l’uso delle mani, decidendo così in autonomia quale strumento utilizzare a seconda dell’attività proposta.

Disegno con Appen

 

Appen Giochi PreziosiQuesto post è offerto da APPen, la prima penna col tratto sensibile alla pressione, pensata per colorare e disegnare, imparare e giocare direttamente su tablet e smartphone