Parte il prossimo due ottobre dalla Nuova Zelanda la marcia mondiale per la pace e la nonviolenza, che in tre mesi percorrerà il pianeta chiedendo la fine delle guerre, delle armi e di ogni forma di violenza. La scelta della data di inizio della marcia non è casuale: si tratta infatti dell’anniversario della nascita di Gandhi, che le Nazioni Unite hanno dichiarato “Giornata internazionale della non-violenza“. Dopo 90 giorni, il 2 gennaio 2010, la marcia si concluderà sulle Ande argentine, ai piedi del monte Aconcagua.

Questo è il calendario delle tappe previste in Italia e Svizzera:

  • 7 novembre (orario da definire) arrivo a Trieste
  • 8 novembre mattina Aviano
  • 8 novembre pomeriggio Vicenza
  • 8 novembre notte Ginevra
  • 9 novembre mattina ONU Ginevra
  • 10 novembre Milano
  • 11 novembre Firenze e Attigliano
  • 12 novembre Roma

La marcia è stata organizzata dall’associazione Mondo senza Guerre, che da 15 anni lavora nel campo del pacifismo e della nonviolenza, e ha trovato l’appoggio di centinaia di associazioni in tutto il mondo – tra le quali Amnesty International e la Croce Rossa – e di numerose personalità nel mondo dello sport, dell’arte e della scienza.

Tutti, dai singoli cittadini, alle associazioni di ogni genere, ai gruppi politici, sono invitati a partecipare e a dare il loro contributo: centinaia di progetti sono già stati avviati. Nelle città dalle quali passerà la marcia saranno organizzati forum, conferenze, festival, riunioni, eventi di tutti i tipi.

Io trovo che sia molto importante coinvolgere anche i bambini e le famiglie in questo evento, per questo ve ne parlo qui. Il più grande dono che possiamo fare ai nostri figli è contribuire a rendere il nostro pianeta un luogo migliore di come è adesso, dando il via alla realizzazione dei seguenti obiettivi:

lo smantellamento degli armamenti nucleari;

la progressiva e proporzionale riduzione delle armi convenzionali;

il ritiro delle truppe dai territori occupati;

la firma di trattati di non aggressione tra le nazioni;

la rinuncia, da parte dei governi, a utilizzare la guerra come forma di risoluzione delle controversie internazionali.

Sarà poi compito dei nostri figli portare avanti il cammino che abbiamo intrapreso o intraprenderemo.

Voi parteciperete e darete un contributo a questo evento?

Trovate qui informazioni più dettagliate sulla marcia.

Immagine: www.promiseland.it