Provate ad immaginare il papà che apre un biglietto e che legge una bellissima poesia dedicata a lui, oppure il papà che ascolta commosso la filastrocca che il proprio bimbo ha imparato… ecco un altro modo per trasmettergli tutto l’amore e l’affetto che si merita! Se non avete la vena poetica e le filastrocche non sono il vostro forte, non disperatevi: in rete si trova sicuramente qualcosa che fa per voi!

Su Filastrocche.it, ad esempio, troverete tantissime poesie da copiare e scrivere sul biglietto, o anche da imparare a memoria e da recitare al papà il giorno della sua festa. Eccone alcune.

Al babbo lontano

A. Cuman Pertile

Caro uccellino che volando vai,
il babbo mio di certo tu vedrai.
Digli che è tanto buono il suo bambino,
e che spesso gli manda un bel bacino.
Digli che gli vuol bene e che lo aspetta!
Vola, uccellino, vola vola in fretta!

Al babbo

Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore:
“Suggeriscimi tu qualche detto d’amore,
suggeriscimi tu qualche soave accento
per fare il mio babbo contento!”.

E il mio cuore mi ha risposto:
“Digli questo soltanto:
Ti voglio bene…
ma tanto, tanto, tanto…”

 

Il mio papà

Lo conoscete il mio papà?
Ve lo presento: eccolo qua!
Ma non è vero che è un tesoro?
Un paparino tutto d’oro.
Se fa il severo, quando s’arrabbia,
mi dice: “A letto!”.
Io lo abbraccio, gli do un bacetto.
A questo punto subito molla,
diventa dolce, di pastafrolla.

Oh papà su dammi la mano, grande e forte mi sento con te! Tu mi guardi e mi dici piano: son felice se tu sei con me. Se mi tieni sulle tue spalle io mi sento un capo tribù, se mi tieni stretto al tuo cuore, il mio amico più grande sei tu.

A papà

Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papà riprendi fiato,
il mondo é bello ma un po’ affollato!
Caro papà se sei un po’ teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore!