Tutto bene, mamma?, in scena fino al giorno della Festa della Mamma nella splendida cornice del Teatro Litta a Milano, è un evento teatrale che rappresenta un unicum: si tratta di uno spettacolo al buio. Lo spettacolo comincia già prima di entrare in sala. La maschera ci giuda in quella che definisca la camera di compensazione, un’anticamera immersa nella semioscurità dove ci siamo soffermati per qualche minuto per abituarci al buio della sala.

Un buio totale, che ti proietta subito in un’atmosfera speciale. E ti rendi conto di quanto sia più facile, al buio, immaginare, nel momento in cui gli attori entrano in scena. Bastano le loro voci e i suoni provenienti dal palcoscenico a farci intuire che si tratta della rappresentazione di un interno domestico: è il  dialogo tra una giovanissima mamma e il suo compagno nel giorno del compleanno della donna. Una torta esce dal forno, e ti sembra davvero di sentirne il profumo.

Ma subito la rappresentazione prende una piega drammatica, l’uomo se ne va bruscamente e la vita intrisa di solitudine della giovane donna comincia poco a poco ad emergere delineandosi con maggior precisione dopo la conversazione telefonica con una madre assente.

Tratto da una storia vera, lo spettacolo racconta un fatto realmente accaduto. Ecco come l’autrice descrive la sua genesi:

Nell’autunno del 1999 lessi un trafiletto di cronaca americana su La Stampa che mi commosse profondamente. L’articolo riferiva la sconvolgente vicenda di un bambino di nove anni e della sua mamma single, abitanti in un modesto condominio di Memphis. La giovane donna, cardiopatica, era morta improvvisamente e suo figlio, terrorizzato al pensiero di essere affidato all’odiata nonna, aveva rifiutato l’idea della morte della mamma ed era riuscito a vivere una vita “normale” per un intero mese.
Decisi di partire da quel fatto per creare questo testo.
Volevo trasmetterlo con un’esperienza sensoriale forte e inusuale per far vivere in diretta una vicenda incredibile, lasciando però spazio all’immaginazione.

Ed è così che avviene: impossibilitati ad usare la vista, tutti gli altri sensi si potenziano o più semplicemente, si riscoprono: abituati come siamo a non utilizzare altri canali al di fuori della vista, non è facile lasciarsi andare, all’inizio. Ma poi, basta lasciare spazio alla fantasia e all’immaginazione per immergerci immediatamente nel microcosmo rappresentato, come un grande sogno ad occhi aperti.

Alla fine dello spettacolo, a seconda di quello che ha immaginato, ciascuno ha vissuto uno spettacolo diverso. Tanti spettacoli diversi quanti sono gli spettatori, che in questo caso sono davvero partecipanti.

A colpire profondamente è l’insormontabile difficoltà di Trevor ad acettare una verità terribile, la sua negazione della realtà dei fatti, per i quali si dà le spiegazioni più incredibili, come solo la fantasia di un bambino sa fare.

In un mondo che spesso ci nega la facoltà di commuoverci liberamente, io vorrei che gli spettatori che vengono a sentire questo spettacolo – nel senso inglese del termine, to feel – ne uscissero colpiti nelle loro corde più intime e primordiali.
In questo modo Travis Butler e la sua mamma potranno ricevere un po’ del nostro amore.

Associazione GOLDEN TICKET
presenta
TUTTO BENE, MAMMA?
– spettacolo al buio –

Di Gloria Mina
Con Laura Martelli, Sofia Pauly, Luca Pernisco
Adattamento per il buio e regia di Sergio Masieri
Musiche tratte da Franz Schubert

TEATRO LITTA – Sala Cavallerizza
13-22 aprile 2012
h. 21 (domenica h. 17)

Info e prenotazioni: 347 3108641 – 333 8663666
teatro@goldenticket.it
w w w . g o l d e n t i c k e t . i t
Ingresso: 13 euro (intero) – 10 euro (ridotto)
Durata: 50 minuti