Acquistare il primo pacco di pannolini è davvero un’emozione per una donna che presto sarà mamma, perché rende ancora più “reale” l’imminente arrivo del piccolo. Ma con tutte le marche e i tipi in circolazione oggi nei supermercati, la scelta non appare poi così scontata, soprattutto se si pensa a quanto inciderà sul budget familiare. Innanzitutto occorre decidere tra usa e getta, triangoli di garza in cotone o lavabili in tessuto.

I pannolini monouso in cellulosa

I monouso sono certamente i più diffusi e i più pratici, poiché sgravano la mamma di un’incombenza che spesso fa la differenza e, seppur costosi, non richiedono un grande investimento iniziale; tuttavia, non sempre la pelle del bambino tollera il materiale con cui sono fatti, sebbene siano molto delicati per prevenire allergie e irritazioni, e bisogna cambiare alcune marche prima di trovare quella giusta.

Per i neonati è importante che i pannolini monouso siano composti di aloe vera, una sostanza traspirante che lascia la pelle asciutta, in quanto le loro feci sono perlopiù liquide, quindi è sconsigliabile scegliere marchi sottocosto. Il lato negativo è il notevole impatto ambientale dei pannolini usa e getta, considerando che per il loro smaltimento ci vogliono 500 anni.

Triangoli di garza e lavabili in cotone

I triangoli di garza sono forse i meno usati, visto che necessitano di spille da balia e mutandine di plastica. Tuttavia, come i lavabili in tessuto, consentono di rispettare l’ambiente e sono riutilizzabili tantissime volte, anche per un altro figlio.

Entrambe le tipologie presentano il vantaggio di un’unica spesa iniziale, abbastanza cospicua, e non corrono il rischio di irritare la pelle del neonato. I pannolini lavabili sono meno ingombranti e più pratici dei triangoli, essendo semplici mutandine di cotone munite di chiusure in velcro, che contengono lo strato assorbente e una salviettina di carta che poi si butterà.

E’ bene, comunque, considerare il consumo di acqua, energia elettrica e detersivo che questi tipi di pannolini richiedono, dato che devono essere lavati e sterilizzati almeno ogni due giorni.